Richard Hammond e Tory Belleci naufragano su un’isola deserta al largo delle coste del Panama. Ecco un’intervista a Hammond su questo esilarante show che cerca di unire The Grand Tour e Mythbusters (con l’aggiunta di un pizzico di Top Gear e Brainiac).
Dal 29 gennaio è disponibile su Prime Video The Great Escapists, uno show in cui vedremo Richard Hammond e Tory Belleci naugragare su un’isola deserta non troppo lontana dalle coste pacifiche del Panama. Lo scopo? “Survive and sur-thrive“, non solo sopravvivere, ma creare un vero e proprio paradiso terrestre, in cui poter beneficiare di acqua corrente, elettricità e, perché no, di qualche birra fresca.
Non è la prima volta che un membro del trio Clarkson/Hammond/May si separi (seppur momentaneamente) dal gruppo per dar vita a un proprio show. Capitan Lento ha recentemente co-prodotto e presentato uno show culinario (di cui avremmo fatto volentieri a meno), mentre Jezza ha annunciato l’uscita del suo show I Bought the Farm. E allora, senza i suoi fedelissimi amici, The Hamster trova un nuovo complice in Tory Belleci, co-star del famoso programma scientifico Mythbusters. Per chi ha guardato per anni i loro show, le aspettative potrebbero essere quelle di trovare una sorta di revival dei loro programmi. Ma l’intento dei due, che fanno anche da co-produttori, è chiaro sin da subito: creare uno show “completamente nuovo”, che tratti di “scienza popolare” e “diverta con tematiche legate all’ingegneria”.
La serie segue Richard e Tory nel loro tentativo di costruire il proprio paradiso esotico, usando tutto ciò che gli rimane dal loro relitto e ciò che troveranno sull’isola. Ogni episodio vedrà i due lavorare a colossi dell’ingegneria per trasformare l’impossibile in possibile, partendo dalla costruzione di un semplice riparo, per poi passare a marchingegni per procurarsi del cibo e dell’acqua corrente, fino a costruire una vera e propria residenza tropicale, con tanto di corrente elettrica e birre fresche.
In questa intervista (di cui trovate il link in fondo all’articolo), Hammond ha inoltre dichiarato che “la scienza è corretta e rigorosa. L’ingegneria è autentica, ma, al di là di tutto, lo show ha lo scopo di intrattenere”.
“Lo show sarà qualcosa di esplosivo e innovativo, […] perché vedrà il mescolarsi di scienza, ingegneria, sopravvivenza e drammaticità. L’obiettivo non è di sopravvivere, ma quello di costruirsi un paradiso”.
“Abbiamo deciso di girare qui per dare autenticità. Non possiamo dire di essere su un’isola deserta e poi sullo sfondo si vedono dei grattacieli o magari c’è qualcuno in acqua a fare surf. […] Il paesaggio sarà uno spettacolo per gli occhi, non ho mai girato in un posto simile, ho passato decenni in hangar ventosi nell’Inghilterra orientale. […] Questi sono posti fantastici in cui girare programmi di scienza popolare, cercando di costruire un carrello della spesa con un motore a razzo. Ma è fantastico stare lì con Tory a discutere di un mulino per raffreddare la birra alimentato dalla differenza di pressione generata sulle pale, oppure del principio di azione e reazione di Newton.”
Ma da cosa nasce questo nuovo show?
“Qualcuno doveva afferrare il genere della scienza popolare e adattarlo a una nuova epoca. Ci sono solo due persone in grado di riuscirci, ma sfortunatamente non sono disponibili”.
Forse un riferimento a Adam Savage e Jamie Hyneman, gli altri storici conduttori di Mythbusters? Temo non lo sapremo mai.
“Quindi tocca a me e Tory Belleci. […] È un campo che adoro, perché è pieno di curiosità scientifiche ed è anche interessante e accessibile. Tutti possono vederlo e divertirsi, perché scoprire cose nuove è divertente. Quindi, ci ho pensato per un po’ e circa tre anni fa ho deciso di incontrare Tory, perché lui è un Mythbuster, io sono un Brainiac, e dalla nostra parte c’è un pubblico che è alla ricerca della risurrezione della scienza popolare.”
L’intervista si chiude con due domande secche.
Ci sarà una seconda stagione?
“Stiamo a vedere come il pubblico recepisce lo show, poi ne riparleremo. We could go further”.
E per quanto riguarda il prossimo episodio di The Grand Tour? L’eloquente reazione di Hammond si può tradurre in “Perché fate tutti la stessa domanda?”.
“Abbiamo terminato le riprese per lo speciale in Scozia lo scorso anno. Tutti noi vogliamo che esca l’episodio, i produttori ci stanno lavorando. Probabilmente entro quest’anno.”
In ogni caso, un nuovo episodio è già in cantiere, si attende soltanto la possibilità di volare in Russia per girare il prossimo special.
Noi abbiamo visto The Great Escapists e dobbiamo dire che ha mantenuto le premesse, anche se la componente “romanzata” può risultare fastidiosa perché spudoratamente fake. Ma accettato questo, in generale è uno show che intrattiene in maniera divertente ed educativa… a modo suo.
E voi l’avete visto? Cosa ne pensate? Fate un salto sul nostro forum per farcelo sapere!
Fonte BT
el_posi
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