Recensioni

Underbelly – A Tale Of Two Cities

A Tale of Two Cities, una storia di due città, è questo il titolo della seconda stagione di Underbelly. Visto il grande successo riscosso in patria e anche all’estero Channel Nine decise dunque di produrre una seconda stagione, ma con quali personaggi?

Alla fine della prima Carl Williams finisce in prigione senza, probabilmente, il miraggio di uscirne, Benji Veniamin e i fratelli Moran sono morti e Mick Gatto è sotto processo. L’unica soluzione era quella di un prequel.

I fatti raccontati riguardano un’epoca a cavallo fra il 1976 e il 1986 e l’azione non riguarda più la sola città di Melbourne ma si estende anche a Sydney e in altre località del Nuovo Galles del Sud.

Le figure criminali principali protagoniste di questa storia sono due:
Mr.Asia alias Terry Clark (Matthew Newton), neozelandese, o kiwi, come imparerete a dire; bello, giovane e rampante trafficante internazionale di droga.
Robert “Aussie Bob” Trimbole (Roy Billing), di origini calabresi, vanta contatti con la ‘ndrangheta, è un pò in là con gli anni ma è altrettanto ambizioso.

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Non potrebbero esistere due uomini più diversi, ma al loro primo incontro nel 1976 ci fu subito intesa. Insieme architettano il traffico internazionale e la distribuzione dell’eroina in Australia da Singapore. Il loro rapido successo cambierà per sempre la natura del crimine organizzato, i gangster vecchio stile come Les e Brian Kane a Melbourne, il proprietario di casino George Freeman a Sydney, vedranno l’eroina stravolgere tutti i loro piani.

I poliziotti certo non mancano, solo che stavolta dovremo fare distinzione, la corruzione dilagante a tutti i livelli nella Polizia del Nuovo Galles del Sud e del Victoria sarà un tema portante.

Come dissi già nella recensione della prima stagione, uno degli aspetti più riusciti di Underbelly sono i personaggi femminili, ebbene anche in questa stagione ne troverete di notevoli, in tutti i sensi, soprattutto intorno a Terry Clark, Allison Dine (Anna Hutchinson) soprattutto.

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Vi sarà difficile tirare il fiato almeno per i primi cinque episodi con rapine, omicidi brutali, sesso e droga, tanta droga.

Sono tanti, troppi i personaggi da ricordare, anche in questa stagione: George Freeman (Peter O’Brien), un uomo di classe, non c’è che dire, i fratelli Kane (Les, Martin Dingle Wall, Brian, Tim Mc Cunn), il patetico Brian Alexander (Damian de Montemas), e Chris Flannery (Dustin Clare), in lui rivedrete gli stessi occhi di Carl Williams. Una menzione speciale va di diritto ai poliziotti del Nuovo Galles del Sud, quasi certamente i criminali peggiori di questa storia.

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Chris Bernard

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