Alcuni avranno già sentito il nome di Dee Bradley Baker, dà la voce a un sacco di personaggi di The Clone Wars, tra questi tutti i cloni.
Avete presente Cody e Rex? Ok, è Dee Bradley Baker a farli parlare, e lo stesso avviene per molte creature.
Baker ha prestato la sua voce a centinaia di personaggi e creature in diverse serie e film, quali American Dad, Avatar: The Last Airbender e Ben 10: Alien Force, giusto per dirne qualcuno, Starwars.com ha chiacchierato con lui della sua ultima performance: interpretare Karina, la regina Geonosiana in The Clone Wars 2×07: “Legacy of Terror”… ma non solo.
D. Hai dato la voce ai cloni e a un bel po’ di creature di The Clone Wars. Quali tipi di voci ti offrono le sfide più interessanti in quanto attore?
R. In un certo senso i cloni sono la cosa più normale che abbia mai fatto. Sono personaggi umani, assolutamente normali, diretti. Per me questo è un progetto insolito se si guarda a ciò che ho fatto, tengo a interpretare personaggi del tutto diversi, o che non sono nemmeno umani. Quindi è un po’ quello che sono abituato a fare, anche se magari è un po’ strano.
Per me è insolito fare qualcosa di normale e i cloni lo sono. Mi piacciono i cloni perché è un recitare più diretto. Sono bravi soldati, sono intelligenti e competenti, e tuttavia ognuno è un po’ diverso. Hanno delle manie, alcuni hanno meno esperienza, alcuni sono più burberi, altri rinnegati. Rendere questi uomini un po’ diversi e farli comunque sembrare reali e uguali è una vera sfida interessante e divertente.
Detto questo mi piace un sacco fare personaggi bizzarri come la regina geonosiana che emerge dalle catacombe. Fare una cosa così bizzarro e inumano ti dà un brivido molto gratificante.
D. Che approccio hai usato per creare la voce della regina Karina?
R. Ho così tanta esperienza accumulata facendo un sacco di cose strane con la mia voce che sono bravo ad arrivare, guardare alcune immagini del personaggio o della creatura, farmelo spiegare e poi a provare un po’ di cose che possano piacere.
In questo caso non erano molto sicuro di cosa fare, quindi Dave Filoni mi ha passato la palla. Mi ha detto come era, quali erano i suoi sentimenti e quello che era lo stile della scena, io me ne sono uscito con questa voce folle, un po’ spaventosa e al contempo autorevole. Gli è piaciuta subito la mia prima prova.
Molto di quello che avete sentito in questo episodio è venuto al primo tentativo. Ho poi aggiunto alcune urla per renderlo più realistico.
D. È stato interessante il fatto che tu abbia dato alla regina una voce irregolare, un po’ tipo horror, invece della voce tradizionale, tipo regina Elisabetta.
R. È davvero più da Ridley Scott. Comunque non so se la regina Elisabetta suonerebbe così quando urla.
D. Perché pensi che ai fan dovrebbe piacere l’episodio “Legacy of Terror”?
R. Si tratta di un episodio veramente unico. Il team creativo di The Clone Wars è così sicuro di sé da poter raaccontare diversi tipi di storie. Non si tratta solo delle politiche di guerra, ma si hanno anche storie parallele che hanno un loro stile e sono molto diverse dal resto di ciò che è stato raccontato.
È un po’ una piccola deviazione sperimentale. Questa storia non è una di quelle tipiche di Star Wars che avete già visto, contiene elementi horror che sono insoliti, ed è davvero forte.
D. Gli zombie vanno proprio di moda, quindi è divertente vedere The Clone Wars esplorare questo genere, però l’episodio ha anche tratti unoristici.
R. È un espediente narrativo molto intelligente. C’è Obi-Wan che trova un lato scientifico positivo in ciò che sta accadendo, questo permette allo spettatore di capire che non c’è da essere troppo spaventati. Obi-Wan non ha paura che tutti possano morire e troverà una soluzione. Questo è importante, perché ci sono molti episodi molto intensi in questa stagione ed è positivo avere un personaggio che ci ricorda che alla fine andrà tutto bene.
D. Tornando agli zombie, leggendo la lunghissima lista dei tuoi lavori su IMDB.com, hai dato la voce agli zombi in Zombi (film di George Romero del ’78, n.d. z.c.) Come si fa a fare la perfetta tonalità zombie?
D. Che film fantastico! Ho potuto lavorare con il regista Zack Snyder quando ho ridoppiato gli zombi. Lo zombie che si becca una scopata sulla nuca ero proprio io. C’era un altro zombie a cui era stata staccata la metà inferiore e si trascinava sul pavimento, ero io. Ho fatto un sacco di zombie.
Quando faccio quel suono da zombie per prima cosa guardo cosa sta succedendo sullo schermo e parto da lì. Ci sono un sacco di fantastici film sugli zombie, spaventosi come Zombi o divertenti come L’alba dei morti dementi e alcune volte toccanti come 28 giorni dopo. Sono un grande fan anche dei classici film di zombie di George Romero.
D. Da bambino ti piacevano davvero mostri e film horror?
D. Di sabato guardavo film di fantascienza, nei quali si vedevano un sacco di vampiri, lupi mannari e un sacco di mostri. Mi è piaciuto davvero Godzilla e ho adorato Il pianeta delle scimmie.
Il primo horror da adulti che ho visto, che ha un sacco di somiglianze con questo episodio, è stato Alien. Mi piacevano i film horror e di mostri della Hammer. Poi con gli anni ’80 sono arrivati La cosa, Un lupo mannaro americano a Londra e Scanners e mi sono appassionato a quelli, che sono rimasti fino ad oggi tra i miei film preferiti.
fonte: http://www.starwars.com/
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