Robin Williams, attore simbolo di una generazione, è stato trovato morto a 63 anni in casa sua, in California. L’Italia si è svegliata stamani con questa notizia shock proveniente da oltreoceano. Secondo i siti di news, la polizia è accorsa a casa dell’attore a Tiburon, in California, a seguito di una richiesta di soccorso, ma ha potuto solo constatare il decesso dell’attore. Secondo le fonti, si tratterebbe di suicidio per asfissia, anche se la cautela è d’obbligo e si attendono i risultati dell’autopsia, prevista per giovedì.
L’attore, una lunga carriera alle spalle iniziata da Mork & Mindy e proseguita con una miriade di film di successo tra cui Good Morning, Vietnam, L’attimo fuggente, Hook – Capitan Uncino, Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre, Jumanji, Patch Adams, era anche reduce dalla cancellazione dopo una stagione della serie TV che lo vedeva protagonista, The Crazy Ones. Purtroppo, come spesso succede, dietro l’attore di successo si nascondeva un uomo fragile, che non ha mai fatto segreto, a volte anche prendendosi in giro, del suo disagio e della sua dipendenza da alcool e sostanze, che lo aveva portato nuovamente in riabilitazione solo un mese fa.
La notizia ha gettato Hollywood e tutto il mondo artistico e non nello sconforto. Messaggi di cordoglio alla famiglia giungono da ogni dove e persino il presidente americano Obama lo ha voluto ricordare:
“Robin Williams was an airman, a doctor, a genie, a nanny, a president, a professor, a bangarang Peter Pan, and everything in between. But he was one of a kind. He arrived in our lives as an alien — but he ended up touching every element of the human spirit. He made us laugh. He made us cry. He gave his immeasurable talent freely and generously to those who needed it most — from our troops stationed abroad to the marginalized on our own streets.”
“Robin Williams è stato un aviatore, un medico, un genio, una tata, un presidente, un professore, un Peter Pan bangarang e tutto quello che c’è in mezzo. Ma era unico nel suo genere. E’ giunto nelle nostre vite come un alieno, ma alla fine ha toccato ogni aspetto dello spirito umano. Ci ha fatto ridere. Ci ha fatto piangere. Ha dato il suo immenso talento liberamente e generosamente a coloro che ne avevano più bisogno: dalle nostre truppe oltreoceano a quelli che vivono a margine delle nostre strade.”
La moglie Susan Schneider, in un messaggio ai media, chiede rispetto per la privacy della famiglia e chiede che il marito venga ricordato non per come è morto, ma per gli innumerevoli momenti di gioia e le risate che ha donato a milioni di persone.
Che ne dite di rispettare il desiderio della moglie e scriverci qui sotto la citazione o la scena di film/serie con cui vorreste ricordare il grande Robin? Io vi lascio con la mia scena preferita di sempre e con una lacrima. Spero tu abbia trovato la pace, Capitano.
Lisina
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