Curiosità

Cinque motivi per recuperare The Beauty Inside

Come ti comporteresti se ogni giorno ti svegliassi con un aspetto diverso?

Dopo più di un anno di assenza, ritorna Cinque motivi per recuperare, la rubrica che vi consiglia serie televisive meritevoli che purtroppo hanno poca fama. Oggi parliamo di The Beauty Inside, un mini-webserie interattiva del 2012 prodotta da Intel e Toshiba, vincitrice di ben tre Grand Prix al Festival internazionale della creatività Leoni di Cannes e un Emmy Award come Outstanding New Approach to an Original Daytime Program.

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Il protagonista di The Beauty Inside è Alex, una persona che ogni mattina si sveglia con un corpo diverso. Rimane la stessa persona all’interno, ma il suo aspetto esterno cambia di volta in volta: diverso sesso, diversa razza, diversa età, eccetera. È ormai abituato/a a questa sua particolarità, e vive la sua vita di conseguenza. Un giorno però, Alex si innamora.

Ed è molto probabile che una volta vista voi vi innamoriate di questa miniserie, ecco i cinque motivi per recuperarla:

 

1) I TEMI TRATTATI

Una premessa come quella di The Beauty Inside può dare spazio ad alcuni temi che altrove spesso vengono trattati con superficialità. Questa miniserie si concentra principalmente sul romanticismo, sull’amore e, come dice il titolo, sulla bellezza interiore. Un protagonista che cambia aspetto ogni giorno è un presupposto che permette di approfondire a dovere questi temi, portando lo spettatore a riflettere su come l’aspetto di ognuno di noi sia importante nella nostra società, e su quanto questo influisca sull’amore. The Beauty Inside porta a ciò, ma non lo fa con una critica aperta, perché la sua storia è invece caratterizzata da una bellissima positività, che lascia spazio al tema della bellezza interiore e al come anche questa possa essere significativa se coinvolge persone e personaggi che la sanno valorizzare.

 

2) LE MUSICHE

La storia e la regia di The Beauty Inside rendono questa miniserie tanto calma e delicata quanto suggestiva, e la splendida colonna sonora utilizzata aiuta molto ad ampliare questa visione poetica. Quando si tratta di emozionare, in un prodotto cinematografico l’uso della musica è una parte fondamentale, e The Beauty Inside sfrutta questo concetto con delle bellissime composizioni che aiutano molte scene a estendere la rappresentazione delle emozioni, positive o negative, dei personaggi e delle vicende raccontate. Il risultato finale è senza dubbio assolutamente incantevole e toccante.

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3) IL CAST

The Beauty Inside può vantare diverse facce note fra il suo piccolo cast. La ragazza di cui Alex si innamora è interpretata da Mary Elizabeth Winstead, attrice celebre per i suoi ruoli in Scott Pilgrim vs. the World e Death Proof e che nell’ultimo periodo si è fatta conoscere anche grazie al film 10 Cloverfield Lane e alla serie BrainDead. La voce narrante di Alex è quella di Topher Grace, famoso per Interstellar, Spider-Man 3 e Predators. Uno degli aspetti del protagonista è quello di Caitriona Balfe, che molti lettori conosceranno grazie ad Outlander, mentre un altro attore che interpreta Alex è Matthew Gray Gubler di Criminal Mindy e (500) Days of Summer.

 

4) L’ESPERIMENTO INTERATTIVO

Quando è stata prodotta, la caratteristica per cui questa webserie era conosciuta era il suo aspetto interattivo o “social”. Una parte piuttosto significativa della trama è il fatto che Alex, durante i vari cambi d’aspetto, tenga un video-diario per documentare la sua vita. Gli estratti video (fondamentali per la storia) che vengono mostrati durante la serie non sono girati dal regista e interpretati da attori professionisti, ma in realtà sono dei video creati da persone “comuni” provenienti da tutto il mondo, che durante la produzione si sono candidate a impersonare brevemente Alex e che hanno recitato le battute dalla propria casa, girando spesso con una semplice webcam. Non si tratta sicuramente del primo esperimento interattivo (le stesse Toshiba e Intel avevano già prodotto un’altra miniserie, chiamata The Inside Experience, la cui trama era portata avanti dai commenti che i fan lasciavano su Facebook e Twitter), ma la creatività del progetto è sicuramente da sottolineare.

 

5) LA DURATA

Come sempre, questa rubrica cerca di promuovere serie molto brevi. Questa volta forse si esagera: The Beauty Inside è composta da 6 brevissimi episodi che in totale durano circa 40 minuti. La durata complessiva è inferiore a quella di un film (in alcuni ambiti The Beauty Inside invece che serie viene proprio fatta passare per “film a episodi”), e più simile a quella di un normale episodio di serie TV. Dunque senza dubbio è una visione che non occuperà molto del vostro tempo. Vi assicuro comunque che, nonostante la breve durata, The Beauty Inside riuscirà sicuramente a lasciare il segno.

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Spero di aver convinto qualche lettore a recuperare questa bella miniserie. Per guardarla non è necessario ricorrere a canali alternativi, ma si trova anche su YouTube. Purtroppo non esistono i sottotitoli, ma se avete una discreta conoscenza dell’inglese dovreste riuscire a seguirla senza problemi. Sentitevi liberi di farmi sapere cosa ne pensate della miniserie e di questo articolo qui sotto nei commenti. Al prossimo appuntamento!

Luigi Dalena

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Luigi Dalena

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Producer pubblicitario. Blogger itasiano dal 2013. Maniaco dell'ordine e dell'organizzazione. Appassionato di videogiochi, tecnologia, astronomia, cinema e soprattutto serie TV. Apprezzo qualsiasi genere, ma ho un debole per sci-fi e fantasy. Una volta guardavo di tutto, ma poi ho lentamente ristretto i miei gusti spostandomi quasi esclusivamente sulle serie britanniche e sulle cable statunitensi. Più sono brevi, meglio è.
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