Vulture ha pensato di chiedere a due detective veri se le tecniche di indagine dei due protagonisti di The Killing sono realistiche. La serie è stata rinnovata per una seconda stagione.

Il Detective Mark Jamieson del Seattle Police Department è stato consulente proprio di The Killing nelle sue prime fasi di sviluppo. La sua opinione è che lo show è fatto bene (e ci credo, ci ha lavorato anche lui) ma che comunque le attività di indagine sono molto più noiose di quanto Hollywood faccia apparire. Anche la “burocrazia” è molto diversa: “Non accade mai che ti trasferiscano dalla polizia di Contea alla Omicidi da un giorno all’altro. E di certo il tenente non può obbligarti a prendere un caso il tuo ultimo giorno di lavoro”.

Va molto meglio per quanto riguarda i tempi: secondo Jamieson, un omicidio che non è ancora stato risolto dopo 12 giorni “è più che nella norma”. E anche la relazione con la famiglia è realistica: “Non c’è cosa peggiore che scoprire l’avanzamento delle indagini dai giornali. I detective tendono a tenere buoni rapporti con la famiglia della vittima. E, come accade nel telefilm, c’è il rischio di fare promesse che non si possono mantenere. E’ uno delle trappole del mestiere.”

Il Detective Jay Salpieter, un ex membro del New York Police Department, forse il corpo di polizia più famoso del mondo, è molto meno gentile del suo collega nel giudizio alla serie. “Due cose soprattutto: sei pagato dallo Stato per fare il tuo lavoro, non per andartene in giro con l’auto della polizia a cercare tuo figlio. E poi un detective lavora 8-9 ore al giorno, al limite, per casi eccezionali, si possono fare degli straordinari. Ma questa gente lavora di notte, di giorno, di sabato, di domenica…”

Un altro punto è il modo di lavorare di Linden: secondo Jay è troppo solitaria, “una specie di lunatica”, mentre di norma i detective lavorano in squadra, a stretto contatto col loro tenente. Mentre il finto spinello di Holder non è poi così inusuale: “A volte è possibile usare l’inganno… purchè non si commetta un reato vero e proprio. Ad esempio, va bene adescare una prostituta per informazioni… ma se ci vai a letto, sei nei guai.”