Avverto tutti che questo non è un post sulle serie o sui telefilm, se non incidentalmente; riguarda alcune riflessioni che vorrei fare su sottotitoli e telefilm, sulla fruizione multimediale, particolarmente in relazione alla legalita’ di quello che si fa qui, e vi chiedo, non per piaggeria, ma per un effettivo desiderio di sapere, di condividere le vostre opinioni con me. Mi scuso fin da ora se il post vi parrà lungo o pedante, e vi invito a passare oltre se il venerdì pomeriggio i vostri interessi stanno, giustamente, altrove.
Dopo aver letto questo thread, ho pensato di riportare quest’analisi anche sul blog per dargli un piu’ ampio respiro, ed allargarla a quanto si fa su questo sito. Il punto di partenza del mio ragionamento è il fatto che i sottotitoli sono principalmente un’opera di traduzione e, come tale, non si presentano come “opera originale” ma sono una sorta di diritto accessorio del telefilm che vanno a sottotitolare. Che la traduzione non sia opera originale è immediato: io non posso prendermi l’ultimo libro di Stephen King, tradurlo e venderlo in Italia prima che venga commercializzato qui. I diritti di traduzione di quel libro riposano accanto ai diritti d’autore di proprietà del signor King o di chi per lui.
Fine della storia dunque? Non proprio. Nel caso sopra vi è uno “scopo di lucro” che non è indifferente: chi compra la mia versione mi versa un compenso che contiene in sé anche un compenso per l’opera d’ingegno, se vogliamo la creatività, che non è propriamente mia. Se io quel compenso non lo richiedo, teoricamente non commetto alcun illecito: nel senso che non mi approprio di nulla che appartenga al legittimo possessore dei diritti.
Ma è anche vero che, attraverso un sito internet, posso raggiungere una platea potenzialmente vastissima di persone: e quindi sebbene non “tolga” all’autore dei soldi dalle sue tasche, sicuramente faccio in modo che quanti avrebbero dovuto pagare per leggere l’originale non pagano piu’ per leggere la traduzione. Si tratta di un illecito?
La mia risposta è no: dove sta la dimostrazione che io quel contenuto l’avrei acquistato? Facciamo un esempio scomodo: puo’ Sky dire che Itasa “ruba” l’audience quando trasmette con diversi giorni di ritardo rispetto ai nostri sottotitoli gli episodi di uno delle loro serie?
per Lost il discorso sotto non si applica
No, perché non vi è alcuna certezza (anzi, vi è una certa sicurezza del contrario) che, se non ci fossero i sottotitoli, questi utenti farebbero un abbonamento a Sky e accetterebbero di guardare una versione che, rispetto a quella in lingua originale, è sicuramente di qualità inferiore (mi riferisco a ciò che si “perde nella traduzione”, tono espressioni, modi di dire, sfumature, ecc…). Sky quindi non sta perdendo soldi: Sky quei soldi non ha alcuna certezza che li avrebbe mai guadagnati.
Per quanto riguarda i contenuti televisivi c’e’ poi un’altra attenuante: vogliamo parlare delle molte serie che, seppure in ritardo, giungono poi sui canali Rai, Mediaset e La7? Quegli stessi contenuti vengono ceduti gratuitamente a noi utenti; chiunque può registrarli (su qualsiasi tipo di supporto, che sono perfettamente legali in Italia) e fruirne quando vuole. Teoricamente lo stesso vale per i canali broadcast americani: uno statunitense ha tutto il diritto di registrare (il famoso TiVo, stilizzatissimo oltreoceano) il programma che più gli aggrada, oltretutto senza la pubblicità. Ulteriore complicazione coloro che detengono un abbonamento Sky o Mediaset Premium e scaricano serie che vedranno legalmente di lì a pochi giorni: li si fa pagare per un diritto che hanno già acquisito?
Non dimentichiamo infine quelle serie, e sono molte, che non sono giunte né giungeranno mai in Italia, nemmeno in DVD. Per queste serie è legittimo chiedersi se si possa parlare di violazione di diritti di traduzione che non verranno mai utilizzati (anche se, va ricordato, i diritti restano diritti, che uno li eserciti o meno).
Forse il vero nodo è sul concetto di sharing: pare sia questo il nodo che rende un’attività privata perfettamente legale improvvisamente illegale se fatta su larga scala. In effetti, nessuna legge al mondo puo’ impedirmi, nel buio della mia cameretta, di realizzare i sottotitoli di una serie tv (coi mezzi che ritengo meglio opportuni) per poi gustarmela al meglio senza perdermi nella comprensione dei dialoghi. E nessuna legge al mondo mi impedisce di invitare un paio di amici a casa e aiutarmi con la traduzione per fare piu’ in fretta e guardarci il telefilm assieme. E nessuna legge al mondo mi impedisce di passare il tutto ad un altro gruppo di amici, che a loro volta mi passano il frutto della loro fatica. Ed eccoci qui: Itasa è nato e di fatto non si è violata alcuna legge.
A questo proposito vi ricordo che LucasCorso ha promesso che, se le cose si mettessero male, ci invita tutti a casa sua e doppia live le nostre serie preferite facendo anche tutte le voci. Mi auguro che il divano sia abbastanza grande.
Periodicamente siti come questo vengono segnalati perché di fatto incoraggiano il download illegale di contenuti coperti dal diritto d’autore. L’istigazione al reato è un reato anch’esso ma qui, lo vorrei ricordare, siamo nel campo degli illeciti. Non credo (ma se fra voi c’è un giurisprudente, lo prego di smentirmi) che esista nulla del genere in campo civile; né penso che presentare dei sottotitoli istighi il download di contenuti illegali: sarebbe come accusare chi produce passamontagna di istigare le rapine.
Provate a pensare al rapporto fra produttore e consumatore come a una relazione amorosa: se il primo scopre che il secondo se la fa con l’amante (nel senso che cerca nuovi modi di fruizione multimediale) ha poco senso cercare di uccidere l’amante, perché morto un Papa se ne fa un altro… vabbè, avete capito senza che mi scomunichino. L’idea è che qualcosa si è rotto fra chi produce contenuti e chi li fruisce, e riguarda il valore della relazione stessa: nessuna azione esterna a questo connubio avrà senso finchè non si ricuce lo strappo su ciò che l’uno dovrebbe dare all’altro.
Mi auguro di non aver abusato della libertà e della fiducia concessami da chi è proprietario di questo spazio per fare considerazioni scomode e un po’ sterili, sicuramente fuori tema rispetto al solito, ma che ritengo importanti perche’, come credo per molti di voi, questo sito è un piccolo pezzo importante della mia vita e della mia cultura e vorrei vederlo prosperare a lungo.
SLM
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