Lost

Event come Lost? I punti in comune

Chi ha potuto leggere la sceneggiatura dell’episodio pilota di The Event ha fatto subito dei paragoni con Lost, anche i ragazzi di blastr.

In effetti chi segue le serie TV in The Event troverà diverse cose in comune con la serie che ci ha tenuti incollati agli schermi di TV e PC per 6 anni, vediamo quali.

1) Per capire il mistero su cui è imperniata la serie ci vorranno anni.
Nel pilot viene messa un sacco di carne al fuoco ma chi ha creato la serie ha portato ben di più a NBC. Nick Wauters ha scritto una specie di bibbia allegata allo script del pilot.

Il produttore esecutivo Steve Stark:
“Prima che NBC comprasse il pilota penso che la bibbia che ha sviluppato Nick fosse più lunga dello script. Avevano ben chiara la strada che avremmo percorso. Abbiamo dei punti fermi che vogliamo raggiungere man mano che la serie procede, nella terza stagione. Abbiamo una serie di obiettivi da seguire”.

2) I flashback.
Nel pilot gli eventi si svolgono in gran parte nel passato, rispetto alla storia principale.

Il produttore esecutivo e regista Jeffrey Reiner:
“Questo espediente ci permette di rispondere subito a delle domande. Coi flashback, anche se non saranno tanti quanti quelli del pilot, riusciremo a rendere più digeribile la storia col procedere della serie.”

3) Risponderanno alle domande.
Questo è un punto di discrepanza con Lost, non necessariamente un punto di forza però.
A me Lost è piaciuto, anche se non ho avuto una risposta a tutte le domande che la serie ha posto, se a una domanda non c’è stata risposta allora forse era meno importante al fine del racconto e ci dà modo di viaggiare con la fantasia.

L’autore Nick Wauters:
“Quando ho iniziato a mettere insieme i pezzi della serie il mio obiettivo principale era di scrivere una serie che avrebbe lasciato sempre gli spettatori con il fiato sospeso e al contempo non li avrebbe frustrati.
Sono stato un grande fan di 24, Lost e Battlestar Galactica per tanti anni, fin da quando ero bambino. Questo ha sicuramente influenzato il mio modo di scrivere e ne sono ben conscio, ecco perché abbiamo intenzione di provare a rispondere a quante più domande sarà possibile mentre riveliamo nuovi misteri.
In un certo senso ci saranno risposte più immediate. Me ne sono uscito con questa bibbia, tutti i personaggi sono sviluppati sin dall’inizio, anche se non si vede nel pilot perché ogni personaggio ha tutta una sua storia.”

4) C’è un pizzico di fantascienza, ma il resto si gioca sulle persone.
E se questo non è un punto in comune con Lost…

Laura Innes (“Sophia Maguire” nella serie):
“Verranno rivelate molte cose di lei [Sophia, n.d. z.c.] molto velocemente, e nasconde un sacco di segreti.
La serie si basa al 95% sul mondo reale e su interazioni tra persone reali, è questo il nostro punto centrale. Ci piace il fatto che la gente sia curiosa di sapere cosa succede quando volti pagina. Nessuno di noi vuole una serie che faccia impazzire la gente.”

5) Hanno imparato dagli errori delle altre serie.
Visto che si parla di paragoni con Lost soprattutto bisogna imparare da FlashForward, ricordate? Avrebbe dovuto svilupparsi in sette stagioni!

La presidente del Primetime Entertainment di NBC:
“Faremo tutto ciò che è in nostro potere per evitare di fare come FlashForward. La sceneggiatura era ottima, il pilot era molto bello. Era una concorrenza che temevamo molto ma ha deluso gli spettatori. Abbiamo tratto una lezione da tutto questo. La serie ha chiuso per problemi creativi. Noi siamo già su una buona strada e abbiamo già le sceneggiature fino al quarto episodio.

6) Andrà in onda quasi tutta di seguito.
Niente pause eterne come in FlashForward, anche questa è una lezione che si trae da Lost che ha avuto pochissime interruzioni.

Il produttore esecutivo Evan Katz:
“NBC lo ha inserito nel palinsesto nella maniera più regolare possibile. Penso che se a qualcuno interessa… interessa e basta. Non penso che vogliano delle pause eterne tra un episodio e l’altro.”

Quindi rimarranno solo le pause per le vacanze, ma siccome sono previste…
“L’episodio 10 segnerà la nostra prima pausa e ci sarà un momento spettacolare che condurrà lo spetatore all’episodio successivo”.

7) Non avremo un personaggio preferito fisso.
Questo deriva dal fatto che gli eventi ci porteranno a parteggiare per l’uno o per l’altro, anche cambiando idea. Se dico Sayid o Ben vi viene in mente niente? Alex Mahone? Umani Vs Cylon? The Event promette di non essere da meno.

Zeljko Ivanek (“Blake Sterling” nella serie):
“Mi hanno chiesto spesso se è uno dei cattivi, quello che mi piace della sceneggiatura e della strada che abbiamo preso è che si tratta più di una domanda su ciò che motiva le persone. La paura è una grande motivatrice, ci si chiede ciò di cui sono capaci le persone quando sono spinte ai loro limiti.
Penso che ci saranno un sacco di ripensamenti tra il pubblico su chi siano i buoni e chi i cattivi. Spero che cambieranno i personaggi per cui si tifa col passare del tempo.
Penso che [Sterling n.d. z.c.] abbia il cuore al posto giusto, ma questo non vuol dire che farà sempre ciò che le persone pensano debba fare un buono, ma ha una nazione da proteggere e questo lo spingerà ad azioni piuttosto estreme.”

8) La fede avrà un suo ruolo.
Uomo di scienza, uomo di fede. John e Jack o il contrario, a seconda dei momenti. Così come Cuse e Lindelof anche Wauters, Katz e Reiner chiedono di aver fede.

L’autore Nick Wauters:
“Dovrete avere fede nel fatto che sappiamo quel che stiamo facendo, il pilot è un’invito alla serie, uno stuzzichino. Come spettatore e come fan di Lost chiedo alle persone di avere fede.”

The Event sarà composto da 22 episodi, a me il primo è piaciuto, un po’ di fede se la sono già guadagnata, vediamo se se ne meriteranno altra.

fonte: http://blastr.com/

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Geek dal 1983, ha collaborato con Italiansubs dal 2007 al 2015. Ama fantascienza, fantasy e pirati. Fa sub senza sapere nuotare.

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