Ash è tornato e, se volete proteggervi dalla sua furia, dovrete imparare una semplice, innocua formula magica: “Groovy!”
LA TRAMA
Ash Williams (Bruce Campbell) è un uomo di mezza età con un lavoro senza prospettiva in un grande magazzino, abita in una roulotte e ha una vita piuttosto patetica. Ma il suo passato nasconde un oscuro segreto, una lotta contro il Male iniziata trent’anni prima. Ora, a causa di un errore, l’oscurità è stata scatenata di nuovo e questa volta Ash dovrà lottare per fermarla una volta per tutte. A dargli manforte però ci saranno Pablo e Kelly, suoi colleghi di lavoro, e un ex poliziotta di nome Amanda che si è trovata suo malgrado a dover combattere contro le creature demoniache.
LA PRIMA IMPRESSIONE
Ci eravamo lasciati nel lontano 1992, con un film che segnava la punta massima del geniale delirio di una saga, già di per sé, fuori dal comune (per giunta ambientato in piena epoca medievale!). Ora, Evil Dead è tornato. E con lui il buon vecchio Ash Williams. C’era tanta preoccupazione intorno a questo progetto; in un periodo in cui le rivisitazioni nostalgiche dei successi di un tempo prosperano in TV e al cinema, qualche passo falso può sempre capitare. Sam Raimi questo lo sapeva bene e, innamorato della sua piccola creatura (che nel 1981 lo lanciò nell’olimpo delle promesse dei giovani cineasti), realizza e impacchetta il sogno di ogni fan: un omaggio sanguinolento, trash e pazzo alla trilogia originale. C’eravamo salutati con il miracoloso ritorno di Ash ai giorni nostri ne L’armata delle Tenebre (il finale originale era leggermente più “cattivello”) e da lì riprendiamo. Non è cambiato nulla: Ash è il solito inetto di un tempo che ama spassarsela fra vecchie milf, droga e alcol; sono passati trent’anni e ancora non ha pensato di studiarsi a fondo il Necronomicon (il libro di lovecraftiana memoria da cui derivano tutti i suoi mali) per evitare di ripetere gli stessi errori del passato. È come se Raimi volesse dirci: “Ehi! Qui è tutto fermo, stiamo aspettando solo voi per andare avanti”. E la sensazione ritorna più volte durante la visione dell’episodio, fra chicche tipiche del cinema di Raimi (come la scena della torcia o dei bellissimi flashback proiettati, non a caso, sulle scatole del magazzino in cui lavora Ash) e rimandi ai momenti topici dei film precedenti. L’intreccio è semplice, lo splatter abbonda e c’è spazio persino per l’atteso “Groovy”: cosa manca per convincervi ad iniziare?
IL TASTO DOLENTE
Nessuno, se non l’ovvia preoccupazione di vedere confermata l’altissima qualità del pilot. L’assenza di Sam Raimi dalla regia dei prossimi episodi potrebbe generare qualche scetticismo ma noi siamo certi che la sua mano sarà ben visibile anche in futuro. In fondo, Evil Dead è la “summa” della sua intera carriera; potrebbe mai permettere che fallisca?
IL VERDETTO
Assolutamente promossa, senza riserve. Il primo episodio è un tuffo sentito e nostalgico nelle atmosfere dell’horror anni ’80, un filone concepito e rivoluzionato dallo stesso Raimi. La possibilità che il tutto fosse una semplice operazione commerciale è, fortunatamente, scongiurata. Ora non resta che sedersi e godersi questo folle on the road lungo le strade dell’Inferno.
IL TRAILER
Ash vs. Evil Dead ha debuttato il 31 ottobre su Starz e in home potete già trovare i sottotitoli del primo episodio. Fateci sapere cosa ne pensate!
lost2010
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