Siete pronti per tornare ad Albuquerque con Saul Goodman?
È andata in onda domenica sera in America, sul canale cable AMC, la prima puntata dell’attesissima serie Better Call Saul: spin-off di Breaking Bad, creata da Vince Gilligan e Peter Gould. Il secondo episodio è stato trasmesso ieri sera: il lunedì sarà il giorno ufficiale di messa in onda della serie.
TRAMA: La serie è ambientata nel 2002 e segue le vicende di James McGill, un frustrato e squattrinato legale di provincia incapace di vincere una causa, e di come questi sia riuscito a diventare il noto e eccentrico Saul Goodman: l’avvocato più richiesto dai criminali del New Mexico. La puntata inizia con un flash in bianco e nero che c’informa sul destino di Saul dopo il finale di Breaking Bad, per poi concentrarsi sulle disavventure dello sfortunato avvocato alle prime armi. Grazie all’interpretazione di Bob Odenkirk, il James McGill che ne viene fuori è un personaggio complesso e da scoprire. Durante i 60 minuti del pilot si alternano momenti comici ad altri più o meno drammatici e si fa la conoscenza di vari personaggi che ruotano attorno al protagonista. Uno di questi è già noto ai fan di Breaking Bad: Mike Ehrmantraut, interpretato da Jonathan Banks, che nel 2002 è il bigliettaio di un parcheggio. L’episodio si conclude con un colpo di scena riservato ai fan della serie madre che non vi svelo.
PRIMA IMPRESSIONE: Bentornato Saul! Ammetto di essere stata tra le persone in trepidante attesa per l’inizio di questa serie, Saul è sempre stato uno dei miei personaggi preferiti e non ha deluso le mie aspettative. I 60 minuti sono trascorsi senza che me ne accorgessi e anche se James è, per il momento, meno brillante di Saul mi ha incuriosita per le sue mille sfaccettature. Spero che nelle prossime puntate vengano approfonditi gli altri personaggi introdotti, alcuni dei quali mi sono sembrati potenzialmente molto interessanti, e i loro rapporti con il protagonista. Conoscendo Gilligan so che sarà fatto. Il tono, lo stile e intere scene (come quella iniziale e quella finale) gridano Breaking Bad a gran voce. Piccola postilla strettamente personale: ho sentito particolarmente la mancanza delle camicie e delle cravatte multicolori di Saul, oltre che del suo auricolare, e queste scelte cromatiche tendenti al marrone mi trovano molto contrariata.
QUESITO: Premetto che non mi aspetto e non cerco un altro Breaking Bad e proprio per questo la mia domanda è: è forse stata caricata di troppe responsabilità questa serie? Non alludo solo ai fan “orfani” della serie madre, ma anche agli autori, forse un po’ nostalgici anche loro, che hanno imbottito di troppi riferimenti questa prima puntata. Mi piacerebbe che Better Call Saul diventasse una serie in grado di raccontare una sua storia, di avere un suo pubblico, senza aggrapparsi a vecchi ricordi e con personaggi in grado di sostenere e dare valore autonomo a questo spin-off.
VERDETTO: Giudizio assolutamente positivo, per il momento. Consigliata a tutti i fan di Breaking Bad e non solo. E ricordatevi, se avete problemi con la giustizia, better call Saul!
Vi lascio con il trailer e i nostri sottotitoli. Buona visione!
Tita0188
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