Benvenuti ad un nuovo appuntamento con gli Aperitivi, la rubrica che vi presenta a tempo di record tutte le ultime novità seriali targate ItaSA. Oggi è il turno di The Casual Vacancy. Miniserie BBC in tre parti ispirata all’omonimo romanzo di J.K. Rowling, autrice della fortunata saga di Harry Potter, edito in Italia da Salani con il titolo de Il Seggio Vacante. Il cast è guidato da attori di tutto rispetto e volti noti per il pubblico inglese, a partire dal mostro sacro Michael Gambon (una carriera sterminata a teatro, l’ultimo Albus Silente nei film di Harry Potter, ma anche Fortitude in questo momento seguita da ItaSA e, se mi permettete, l’indimenticato special natalizio di Doctor Who “A Christmas Carol”) e Rory Kinnear (Penny Dreadful, The Imitation Game e di ritorno nei panni di Bill Tanner in Spectre, prossimo film della saga di 007 previsto nelle sale per fine 2015).
LA TRAMA: La nostra storia è ambientata a Pagford, idilliaca cittadina infossata tra le colline lussureggianti della provincia inglese. Tutto a Pagford sembra scorrere in maniera sempre uguale, in un clima di perfezione apparente che verrà scosso nelle sue fondamenta dall’improvvisa morte di Barry Fairbrother (Kinnear), il consigliere più amato (e odiato) della piccola città. La dipartita di Fairbrother lascia un’eredità pesante da colmare, quel seggio vacante che scatenerà una lotta feroce e intestina per assicurarsene la successione e, in maniera spietata, porterà alla luce la vera anima di Pagford, fatta di segreti, invidie e risentimenti troppo a lungo tenuti nascosti.
LA PRIMA IMPRESSIONE: Premetto che, da lettore del libro, avevo già un’idea di cosa aspettarmi da questo primo episodio. Ciò nonostante è riuscito a colpirmi fin dalle primissime scene, con la sequenza d’apertura che fa di scorci meravigliosi e di una profonda colonna sonora i pilastri sui quali impostare l’atmosfera in cui stiamo andando a immergerci. La campagna che circonda Pagford è meravigliosa, di un verde vivido e quasi accecante, e le prime inquadrature della cittadina che ci vengono mostrate ci restituiscono l’immagine di un borgo quasi da sogno, racchiuso dalle colline e dai boschi circostanti quasi come in una bolla che lo protegga dallo scorrere del tempo stesso. Tuttavia, lo splendido tema iniziale porta con sé anche qualcosa di più. Non si tratta di una consapevolezza nitida, nella forma di un pensiero chiaro e definito, quanto di una sensazione lieve che si insinua a livello dello stomaco e ti cresce dentro, sotterranea, amara e indefinita. Agli autori non servono che una manciata di secondi per lanciare allo spettatore una promessa, quella stessa promessa che verrà amplificata ed estesa nel corso di tutto questo primo episodio. The Casual Vacancy è una critica aperta, ironica e sprezzante dell’ipocrisia e della spietatezza di una cittadina che, sotto la patina immacolata delle apparenze e di tutto ciò che è fatuo e illusorio, nasconde quello stesso cuore di tenebra che si trova in ciascuno di noi. Si scrive Pagford ma si può leggere Portomaggiore, paesino del ferrarese nel quale sono nato e cresciuto, o qualsiasi altro luogo nel quale vi troviate in questo momento, se solo avrete il coraggio e l’onestà intellettuale per spingervi con lo sguardo un poco più a fondo in quanto e in chi vi circonda.
IL QUESITO: Il punto di domanda che sormonta questa miniserie è, dal mio punto di vista, solo uno e legato a quanto avvenuto all’alba della pubblicazione dell’omonimo romanzo, ovvero l’enorme carico di aspettative dei fan della prima e dell’ultima ora legato al nome di J. K. Rowling. Non fatevi ingannare dal tema iniziale dell’episodio, per quanto erroneamente familiare possa sembrarvi a un primo, distratto ascolto: se state cercando un nuovo Harry Potter a cui aggrapparvi, non è questa la serie che fa per voi.
IL VERDETTO: Alla luce di quanto scritto finora il mio giudizio su The Casual Vacancy non può che essere positivo. Trattandosi di una miniserie ci sono ottime possibilità che gli autori non si perdano in inutili fronzoli, o si prendano libertà eccessive andando ad alterare in maniera grave quello che è il messaggio e il susseguirsi originale degli eventi nel romanzo, e questo per chi scrive è sempre un fatto che merita il giusto plauso.
Ecco infine un promo della serie:
I nostri sottotitoli sono già online, nella solita qualità cui ItaSA ci ha abituati: basta un semplice click, Pagford vi aspetta!
Carlo Zagagnoni
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