Interviste

Indossiamo le serie TV: intervista con Tee Tee

In principio erano i vari RedBubble, Threadless, Teefury… poi arrivò Tee Tee!
Per chi non avesse ancora capito di cosa stiamo parlando, ecco una velocissima panoramica: si tratta di siti che vendono magliette con grafiche ideate da designer indipendenti, alcune delle quali disponibili solo per un periodo di tempo limitato. È questo il caso dell’italianissima Tee Tee: ogni t-shirt rimane in vendita per 72 ore, al termine delle quali viene riposta nel Santuario ad imperitura memoria – senza (o quasi…) possibilità di essere riportata in vita – e sostituita dalla successiva maglietta scelta per acclamazione. Sì, perché questa è un’altra singolarità di Tee Tee: i design sono scelti dagli utenti della community, i quali nella sezione “Vota” possono far valere la loro opinione e le loro preferenze, portando una grafica ad essere Popolare o Hot (grazie ad un alto quantitativo di voti in un lasso di tempo recente e limitato) e avvicinandola quindi alla messa in vendita.

Walter glowing White

Walter White con glowing ink

Ma i punti di forza di Tee Tee sono anche altri: la possibilità di vincere le t-shirt mediante giveaway su Facebook, semplicemente mettendo Mi Piace, commentando e condividendo le foto interessate, la stampa di magliette esclusive (alcune t-shirt “fluo” sono prodotte con un glowing ink che permette alle stesse di illuminarsi al buio sfruttando la luce raccolta in precedenza; altre tee sono rese metalliche con un metallic ink ad effetto argentato) o il più recente “Tee Madness”, una sorta di lotteria con t-shirt a prezzo ridotto che permetteva all’utente di ricevere una maglietta tra quelle stampate in passato. Con una piccola particolarità: la serigrafia della t-shirt non era a discrezione del compratore bensì completamente casuale.
Ma quello che rende Tee Tee unico nel suo genere e che ci ha portato ad interessarci ad esso, oltre al fatto di essere un progetto assolutamente inedito in suolo italiano, è che i design lì presenti sono tutti a tematica (con un termine usato talvolta smodatamente) nerd: videogame, film di culto, libri, fumetti/manga e, soprattutto, serie TV.

Abbiamo quindi voluto incontrare Michele Finardi, l’ideatore di Tee Tee, per scoprire qualcosa in più su questa t-shirt community e per farci raccontare chi e cosa si nasconde dietro ad essa.

Michele - Tee TeeMichele, innanzitutto grazie mille per avere accettato di fare quest’intervista per il blog di ItaSA.
La prima domanda è d’obbligo: chi si cela dietro a Tee Tee?
Essenzialmente l’entità oscura (ride, n.d.r.) che si cela dietro a questo universo di cotone colorato sono io. Tutto quello che leggi, tutte le risposte che vengono date agli utenti, tutto il marketing, tutta la comunicazione proviene solo ed esclusivamente dal mio cervello. Però in realtà siamo in due, ho un socio “volante” che si occupa principalmente della grafica. Ecco tutto il team di Tee Tee: due persone.

Ma chi è quindi Michele, factotum nonché inventore di Tee Tee? Parlaci un po’ di te…
Sono un trentenne proveniente da Borgo Val di Taro, un paesello sperduto fra le montagne emiliane-tosco-liguri in provincia di Parma. Sono un ex giornalista, ex operaio stagionale, ex studente universitario in Scienze della Comunicazione, ex impiegato in ufficio marketing di una multinazionale tedesca, web dipendente e grande appassionato, ovviamente, di t-shirt.

Come e perché è nata l’idea della community?
Parto dalla seconda parte della domanda per dirti che essa è nata perché penso semplicemente sia bello far parte di community. Io ne facevo parte essenzialmente a livello musicale: frequentavo forum di portali musicali per i quali, come già detto, ho successivamente scritto. Ho quindi sempre amato l’idea di potersi trovare all’interno di una community, a patto comunque che la stessa si basi sul rispetto reciproco tra gli utenti. Per quanto riguarda il come bisogna partire da lontano. Nel 2007 ho creato nel mio paese quello che attualmente è il torneo di basket all’aperto 3 vs 3 playground più grande della provincia. Dal 2008, su suggerimento di un mio amico, abbiamo inserito un gadget per i partecipanti: una t-shirt, appunto. La cosa scatenante per Tee Tee penso sia stata proprio l’ottimo riscontro avuto a livello locale di quest’idea. Sommando quindi tale esperienza alla mia più generale inclinazione per le t-shirt, al mio amore per l’universo nerd e alla mia estrema passione per il web un bel giorno di metà 2010 ho pensato: “Mmm… potrei creare qualcosa di bello e inedito”. Inedito, sì, in quanto avevo valutato che in Europa una community di t-shirt come Threadless, che prediligo e da cui traggo ispirazione, non c’era (anche se poi ho scoperto che in realtà un qualcosina di simile era presente). Da lì si è mosso il tutto.

Grafica per il basket

Grafica dedicata al basket

Come è stata effettivamente messa in piedi questa start-up, quale a tutti gli effetti la tua community è?
Al riguardo rivendico orgogliosamente il non avere, economicamente parlando, nessuno che mi abbia aiutato: ho usato solo ed esclusivamente i miei soldi risparmiati passando le estati, a partire dai 18 anni per 11 estati, in fabbrica. Nient’altro. Nessun acceleratore, nessun incubatore: l’investimento è venuto solo da me.

In cosa consiste Tee Tee? Cosa c’è dietro quel timer che vediamo in home page?
Romanticamente parlando, dietro Tee Tee ci sono delle persone che dovremo sempre ringraziare: una community fantastica e popolosa di utenti a cui dobbiamo tutto e una community altrettanto fantastica di artisti. Questo è il cuore pulsante, loro sono le persone che rendono possibile la magia.
Pragmaticamente parlando, invece, si parte dalla valutazione dei design, a tutti gli effetti una mia approvazione: qualora la grafica rispetti le regole a livello tecnico, non tocchi tematiche religiose, pornografiche (sì, grafiche del genere me ne sono arrivate!) o politiche scatta la selezione vera e propria. Ciò che io penso possa interessare la community, che sia collegato ai temi del momento o alla tale serie TV, che possa piacere e che sia stampabile su t-shirt viene pubblicato nella sezione “Vota” del sito. Da qui la community fa il resto. Ci sono poi tutti i processi collaterali: a suo tempo la scrittura delle FAQ in italiano e in inglese, ora la moderazione del forum e dei commenti sul sito, l’inserimento di post e risposte su Facebook (ogni singola domanda, ogni singola notifica merita una risposta: voglio dare agli utenti quello che ho sempre voluto avessero dato a me quando ero parte di altre community), rapporti con i designer, rapporti con la serigrafia, imbustamento, spedizione, customer care e anche la contabilità. All on me!

Così, a memoria, puoi darci alcuni numeri e/o statistiche sulla community?
Abbiamo circa 250 designer, provenienti da qualsiasi angolo del pianeta: ovviamente il gruppo più popolato è quello degli artisti italiani, ma c’è poi una fantastica community spagnola. Dopo di questi i macrogruppi più rappresentati sono quelli di nazionalità tedesca, inglese e americana. Per la community di utenti siamo in più di cinquantamila su Facebook (e in occasione di questo traguardo abbiamo lanciato un giveaway in cui due fortunati estratti vinceranno t-shirt gratis per, rispettivamente, un mese e una settimana), un po’ meno di mille su Twitter, quasi cinquecento su Tumblr e un bel quantitativo di utenti registrati e attivi nel sito.

Puoi dirmi in anteprima per il blog di ItaSA quale novità dobbiamo attenderci in un futuro prossimo e magari quale delle idee proposte dagli utenti nel vostro forum (tra le più richieste: felpa, codice sconto…) pensate di implementare in breve tempo?

Test felpa

Beta test per la felpa apparso su Facebook in Ottobre 2013

Posso innanzitutto dirti che da metà marzo aumenteranno il numero di design distribuiti in un mese in quanto passeremo da una t-shirt ogni 72 ore a una ogni 48. Per il codice sconto siamo in fase d’arrivo: nella pagina di checkout è già tutto predisposto quindi arriverà in breve tempo, dobbiamo solo capire come far girare i codici. L’idea è quella di inviarli spesso mediante newsletter (altro nuovo servizio che verrà lanciato a breve) ma anche sui social precedentemente citati e con alcuni siti partner. Per quanto riguarda la felpa da te citata il discorso non è così immediato: tralasciando il fattore climatico, per cui un cambiamento del genere dovrà essere lanciato da settembre e non certo da aprile, ci sono problemi di ben altra portata. A partire dalla stampa: per farla breve, essa dovrà purtroppo quasi certamente essere riprodotta sul retro in quanto davanti c’è il “tascone”, assolutamente d’obbligo perché una felpa possa ritenersi tale, che toglie un ragguardevole spazio in caso di felpe a taglia S o M, rischiando di rendere il design troppo ridotto per risultare d’impatto. Questo richiede ulteriori valutazioni in quanto gli utenti, e io in realtà mi aggrego a loro, preferirebbero una stampa sul davanti. Quindi aspettiamo e vediamo come evolve la situazione…

Entriamo nel nostro campo d’interesse in quanto blog di ItaSA: Serie TV e Design. Eseguendo un mero calcolo tra proposte di design, anche “bocciati”, e le preferenze dei voti utenti quali sono le serie più seguite?
Pesantissimamente Breaking Bad e Game of Thrones, come chiunque può notare a occhio nudo. A seguire, ma parecchio staccato, indicherei il Doctah (Doctor Who). Quindi Sherlock e The Walking Dead, una serie in potenza – e per i primi periodi lo è stata veramente – molto kick-ass, che in USA ha un hype direi superiore anche a Game of Thrones e che è in qualche modo “aiutata” nelle preferenze dal fatto di trattare un tema molto caro all’ambiente nerd: quello degli zombie.

Volevo farti una domanda magari un po’ strana, che nessuno ti avrà mai posto. Mondo post-apocalittico, nessuna traccia della razza umana. Si da il caso che tu sia sopravvissuto e abbia avuto modo di salvare 3 serie TV: quali sarebbero?
Ehi! Questa domanda l’ho scritta io! Allora, vediamo, è in effetti una domanda difficile. Per questioni emotive legate all’infanzia e all’adolescenza sicuramente X-files, poi di certo Breaking Bad e la terza…beh, mi porto assolutamente, anche se non è nerd, Willy, Il Principe di Bel-Air per alleggerire le giornate: l’ho adorato troppo!

Per finire questa chiacchierata faccio uso privato del mezzo pubblico e, approfittando del fatto che uno dei show più in voga su Tee Tee abbiamo appurato essere Game of Thrones, mi premeva chiederti: pensate di buttar fuori una maglia cazzuta il 7 Aprile, in occasione della quarta season premiere dell’epico show HBO?
Ovviamente! E penso di poterti già dire che la scelta si ridurrà a tre design: il primo coinvolge Daenerys e i Sex Pistols, il secondo è inerente l’eterna lotta tra Stark e Lannister (io personalmente sono pro-Stark e odio i Lannister, tranne Tyrion e Jaime, che è in fase di redenzione) mentre la terza è molto in stile Threadless, come piace a me!

Per avere informazioni più tecniche sul funzionamento del sito, dall’invio di un design alla sua approvazione, dalla scelta della taglia alla consegna della t-shirt, dalle modalità di pagamento a quelle di spedizione, vi invitiamo a consultare le esaustive FAQ presenti qui.

Un design "itasiano"

Un design “itasiano”

Ecco invece il consiglio che personalmente mi sento di darvi: iscrivetevi e votate! Perché, direte voi? Beh, se ciò che avete letto sinora non vi è bastato, vi fornisco tre ulteriori possibili motivazioni tra il narcisistico e il campanilistico: 1) perché alcuni design sono davvero fighi da indossare; 2) perché più voti itasiani implicano più design telefilmici al potere; 3) perché potreste aiutare designer di ItalianSubs a spargere nel mondo le proprie creazioni. So che quest’ultima opzione è attuale in quanto c’è di certo un’artista proveniente da ItaSA e chi segue, ad esempio, The Big Bang Theory lo conosce bene: è il nostro traduttore Pierpazzo89 (presente anche in Facebook, qualora foste interessati a seguire tutte le sue creazioni). Ma se anche voi siete designer di Tee Tee fatecelo sapere nei commenti e sono certo che il senso di fratellanza itasiana farà il resto.

Noi vi lasciamo con una galleria di immagini di utenti Tee Tee indossanti t-shirt inerenti film, serie TV o motivi ad essi strettamente correlati. C’è qualcuno di voi tra queste? Io sì, ad esempio.

[nggallery id=56]

The following two tabs change content below.

Jacopo Zambon

Blogger e traduttore (jakopelosh)
Informatico pigro e realista, nato senza ROM e GPS. Guardiano della notte. Divoratore (di bocca buona) di film, prima, e serie TV, poi. Qualcuno mi definisce nerd: lo prendo come un complimento ma, ogni volta che succede, un vero nerd si ribalta nel suo Tardis. Utente ItaSA dal 2009, blogger senza dono della sintesi da ottobre 2013 e traduttore da dicembre 2014... So say we all!
Torna su