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Orphan Black – Tatiana Maslany, una, nessuna e centomila

Orphan Black clonesAvete presente Tatiana Maslany alias Sarah Manning, Elizabeth Childs, Alison Hendrix, Cosima Niehaus, Helena, Rachel Duncan? Ovviamente è di Orphan Black che stiamo parlando, e della sua encomiabile protagonista. Sto scrivendo a poche ore dal prime time made in USA dei Golden Globe 2014, quindi non so ancora chi vincerà. Al momento sappiamo che in nomination come migliore attrice in una serie drama figurano Julianna Margulies, The Good Wife, Taylor Schilling, Orange is the New Black, Kerry Washington, Scandal, Robin Wright, House of Cards. Volete sapere che penso? Beh anche se non volete, sto per dirvelo. Penso che Tatiana Maslany, attrice canadese ventottenne, meriterebbe il Golden Globe… se non altro per il complicatissimo lavoro che svolge sul set, impersonando ben sei personaggi principali, e altri secondari, ognuno dei quali con un diverso accento (ma come fa?!), una diversa mimica e una diversissima personalità.

Orphan Black, infatti, è una sci-fi imperniata sul tema della clonazione. Tutta la storia inizia con Sarah Manning che scopre per vie traverse che nel mondo bazzicano svariate versioni clonate di se stessa, ognuna con un proprio trascorso, con le proprie reti sociali e con i propri ricordi. Le domande alla base di tutto lo show sono: chi ha fatto questo pessimo esperimento e chi è l’originale? Vedremo le varie protagoniste venire in contatto reciprocamente e fare fronte comune contro l’oscuro nemico che pare esserci dietro questo mistero. Meno che una, e cioè Helena, l’outsider, la matta ma anche la vittima, che sembra lavorare per il nemico dopo esser stata plagiata, mediante ideali simil-cattolici, sull’essere l’originale che deve epurare il pianeta da tutti i cloni.

Poster Orphan BlackLa serie è un drama, ma gli autori, Graeme Manson e John Fawcett, non si sono fatti mancare l’elemento tragicomico impersonato dai vari aspetti tra il nevrotico e il sarcastico delle protagoniste e in particolare dal fratellastro di Sarah, Felix. Un ragazzo gay sulla ventina acuto, pungente e smaliziato pronto ad aiutare la sorellastra a tutti i costi. Altra particolarità della serie è che Sarah ha una figlia, Kira… ma i cloni non possono procreare. Com’è possibile tutto ciò? Ultimo, ma non per importanza, dettaglio: cosa significa il titolo “Orphan Black”? Ancora, nonostante le svariate supposizioni dei fan, non è stato svelato. Non aggiungo altro per non spoilerare per chi non avesse ancora visto la prima stagione, questa è solo una sinossi, ve lo giuro… e la narrazione è davvero molto ben dettagliata rispetto a questa arida sintesi.

Tornando ai Golden Globe, si può discutere sulla fattezza della serie, sulla regia, sulle tematiche, ma visto che la nomination è quella specifica dell’attrice, allora voto sì a pieni voti! E vi dirò anche che alla serie do un bell’8, perché è ben fatta e si addentra in un ambito, tipico della sci-fi, in cui è difficile registrare buoni risultati. Stando a Vanity Fair, sembra che l’ultima attrice a ottenere quattro nomination ai Golden Globe in questa categoria e a vincerne anche uno fu Gillian Anderson per X-Files. In ogni caso il tema della clonazione potrebbe sembrare anche scontato, facile a scadere in qualcosa di già visto o sentito, e invece Orphan Black si distingue ottimamente e si chiude anche con un degno cliffhanger che ci porta direttamente alla data del 19 aprile 2014. La data della messa in onda della seconda stagione, che ci offrirà due episodi uno dietro l’altro.

Sembra che l’ottima pubblicità alla serie giunga dalla promozione sui social network dello stesso staff che vi ha lavorato, dalla critica e dai blogger, che hanno gettato luce su questa serie altrimenti non molto considerata. Ma lo show ha goduto di un’altra pubblicità “occulta”, ossia l’esclusione dalle nomination degli Emmy Awards del 2013. Dopo la scoperta dell’assenza tra le nomination della serie e della protagonista, i fan hanno tuonato su Twitter contro l’esclusione, innescando un boom di popolarità per lo show. Ma bisogna annoverare comunque l’importante premio che Tatiana Maslany ha ottenuto in occasione dei TCA Awards 2013, il premio della Television Critics Association, nella categoria “Miglior performance individuale in una serie drama”, battendo giganti come Bryan Cranston (discutibilmente o meno… ma è pur vero che Cranston ha sbancato già tutto, no?!). E non dimentichiamo neanche il premio vinto ai Critic’s Choice Awards 2013 come miglior attrice in una serie drama, dove Maslany ha avuto la meglio su soggetti come Claire Danes (Homeland) e Elisabeth Moss (Mad Men, Top of the Lake).

A seguito della nomination ai Golden Globe, di cui l’attrice è venuta a conoscenza tramite Twitter, hanno cominciato a proliferare sul web svariate interviste alla protagonista, nelle quali Maslany ci offre qualche sbirciatina sulla seconda stagione che, come detto, andrà in onda a partire da aprile. (SPOILER ALERT) La BBC America, l’emittente televisiva che trasmette Orphan Black, durante il panel dello show alla rassegna stampa della Television Critics Association, ha proiettato la scena d’apertura della seconda stagione, nella quale vedremo Sarah cercare riparo dalla pioggia in una tavola calda durante la sua ricerca di informazioni su dove sia stata portata Kira, la figlia rapita. Ma Sarah verrà presto raggiunta da due brutti ceffi… Insomma, a detta sia di Maslany che del poduttore Manson, nella seconda stagione vedremo la disperazione di Sarah amplificarsi. Allo stesso tempo sonderemo ampiamente i singoli mondi dei vari cloni, andando sempre più a fondo tra le varie sfumature caratteriali e le storie che caratterizzano ognuno di loro. L’intera seconda serie, perciò, partirà dalle premesse della prima, ma si avventurerà in territori inesplorati e del tutto nuovi per gli spettatori, così come per gli attori che recitano nella serie.

Tatiana Maslay

Ed è questo, a detta di Maslany, che rende affascinante il suo lavoro; soprattutto scendere a patti con quei personaggi che non amerebbe normalmente, come Alison, o con quelli che non ha mai recitato e che emanano però un fascino dovuto al potere che li connota, come Rachel. Tatiana ci confida che durante i provini Alison fu il personaggio più difficile da impersonare per via del rifiuto della stessa Maslany di vedere in Alison qualcosa anche di se stessa. La profonda comprensione di quel personaggio e il suo legame con esso sono stati difficili da costruire. Ma al momento la sua sfida più grande è rappresentata proprio da Rachel, una CEO potente e spietata che da buona nemica darà del filo da torcere a Sarah nella stagione a venire.

Felix, il fratellastro, sarà un personaggio ampiamente indagato e lo vedremo prendere corpo autonomamente rispetto al suo legame con i vari cloni. Lo vedremo incespicare nei suoi soliti disastri emotivi e al contempo legare molto con gli altri cloni, cosa che metterà alla prova il legame con la stessa Sarah… “Ci saranno molte dure decisioni da prendere” dice lo stesso Jordan Gavaris, l’attore che impersona Felix.

Per quanto riguarda la salute di Cosima, le cose non si mettono bene. Dovrà vedersela faccia a faccia con il lato debole dell’essere umano: la malattia e la mortalità. Proprio la più tosta e piena di vita dovrà fare i conti con gli errori della scienza. Scopriamo anche che Cosima è il clone preferito di Graeme Manson, e che è davvero straziante per lui vederla in una così delicata situazione.

Venendo ad Alison, la più moderata e borghese dei cloni, sappiamo che il segreto che la corrode dall’interno la porterà ad un’inevitabile esplosione, ai cui prodromi abbiamo già potuto assistere durante la prima stagione.

In conclusione, è innegabile come Tatiana Maslany abbia dato vita a personaggi profondamente diversi l’uno dall’altro e così intensamente sfaccettati. La serie è un buon prodotto che ha trovato in un’ottima interprete la possibilità di inscenare un gioco della matrioske adrenalinico e coinvolgente.

E voi cosa ne pensate? Meriterebbe di vincere? E della serie in generale? Critiche o elogi?

Fonti: Entertimenent Weekly; Veriety; Vanity Fair; Los Angeles Time

Valeria Susini

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Lola23

Lunatica, incasinata, perennemente indecisa, una ne faccio e mille ne penso. Quattro elementi chiave della mia vita: Famiglia, Mare, Etna, Scrittura. Le serie TV sono il Quinto Elemento, una vera e propria dipendenza, meglio farsene una ragione. Le mie preferite? Non chiedetemelo! Vabbè, ve ne dico 3: Six Feet Under, The Wire, Treme... Mad Men! Ah sono 4... Ve l'ho già detto che non so decidere?
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