Ultimamente tutte le serie che si sono avventurate nello spazio non hanno avuto grande successo, BBC potrebbe invertire la tendenza con Outcast.
Di Outcast vi avevo già parlato, ecco un breve riassunto: un gruppo di persone si stabilisce su un pianeta chiamato Carpathia.
Ecco cosa dice il creatore della serie, Ben Richards:
“È stato un po’ come Star Trek e la velocità curvatura, anche se non c’è nessun riferimento alla curvatura”.
Ed ecco come sarà l’insediamento dei nostri outcast:
“In alcuni casi dobbiamo barare, usano sempre la nanotecnologia per creare cose. In sostanza devono costruirsi una propria comunità con quello che avevano al momento dell’atterraggio. Il trasporto su cui sono atterrati è molto “high-tech”, molto moderno, e possono fare un sacco di cose.
Le persone vivono in modo molto rudimentale, ecco il tocco di western: è una specie di città di frontiera.”
Immagino che la parola “Firefly” sia venuta in mente a molti, no? Ma andiamo avanti.
All’arrivo di una nave di salvataggio la comunità si allarga, ed ecco ricomparire tutti i dissapori e i litigi di quando erano sulla Terra.
Qui sicuramente si sente l’influenza di Battlestar Galactica, anche a causa di uno dei protagonisti della serie, ovvero Jamie Bamber (Lee Adama).
Ancora Richards:
“Anche se in Battlestar Galactica succede la stessa cosa, penso che la situazione sia più basata sulle emozioni umane e le storie politiche, direi che siamo un paio di tacche più in basso rispetto al livello di fantascienza di Battlestar Galactica.”
Il regista del pilot ha limitato un po’ il tocco fantascientifico, Richards voleva phaser e blaster, ma Bharat Nalluri (Life on Mars), che siede sulla poltrona di regista ha deciso di dare ai personaggi delle armi di oggi.
“Io volevo scrivere nel copione ‘Cass estrae l’arma. Un raggio di luce rossa attraversa lo schermo’. Ma il regista ha detto: ‘Non penso proprio. Non ci mettiamo nessun ‘impostate i phaser su stordimento’, nemmeno per idea. Fidati del mio giudizio’.
Così alla fine c’è un mix piuttosto bizzarro.
Anche il fatto che si svolga su un pianeta e non su un’astronave è un punto che differenzia Outcast da BSG:
“A parte il fatto che sono onorato di essere paragonato a Battlestar Galactica, di sicuro non sarà un problema per me, penso che la grande differenza sia il livello di fantascienza presente. Non ci saranno trasporti che saltano nello spazio, non abbiamo quel tipo di battaglie aeree che si vedono nei primi episodi di BSG.
Ho qualche perplessità a dire che non si tratta di fantascienza, amo la fantascienza e penso che a volte qualcuno voglia fare il furbo dicendo ‘Non si tratta di fantascienza, ma dell’animo umano’. Beh, ogni drama parla dell’animo umano. Non credo che si debba respindere la fantascienza come genere. Di sicuro io non lo faccio. Penso che la miglior fantascienza abbia un elemento western in sé”.
Le riprese di Outcasts sono in corso, luogo: Sud Africa.
La messa in onda su BBC America è prevista per dicembre e i sottotitoli seguiranno a ruota.
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