Il nuovo show in onda su ABC ricorda la serie TV Les Revenants, ma riesce a imporsi con una prima stagione convincente.
Sarà stato il successo di The Walking Dead a far esplodere la passione per i non-morti, fatto sta che negli ultimi anni sono proliferate serie TV su questo tema. Dal britannico In The Flesh fino al francese Les Revenants, tutti hanno affrontato il tema dei cadaveri che tornano a camminare tra di noi. Resurrection si inserisce proprio in questo genere, ricordando molto da vicino sopratutto la serie francese. Creata da Aaron Zelman, sceneggiatore nominato agli Emmy per Damages, e prodotta dalla Plan B di Brad Pitt, Reurrection ci racconta le vicende di una serie di personaggi che misteriosamente ritornano in vita. Tutti sembrano attratti dalla città di Arcadia, dove si recherà anche l’agente Bellamy (Omar Epps) incaricato di riportare a casa Jacob (Landon Jimenez), un bambino che si scoprirà essere morto ben 30 anni prima.
Dopo un pilot non proprio convincente, che aveva il difetto di gettare troppa carne al fuoco senza dare una direzione ben precisa alla serie, con le restanti sette puntate Resurrection è riuscito a imporsi e a convincere. Certamente per chi, come me, ha visto Les Revenants, tutto sembra già visto e riciclato dalla serie francese, con poche aggiunte originali. Se però si guarda a questa stagione senza fare confronti, il giudizio è ben più positivo.
La trama, dopo un inizio traballante, procede in un crescendo di scoperte e di nuovi arrivi sempre più interessanti. Limitati e non troppo marcati anche i richiami alla religione cattolica e al problema etico legato a queste resurrezioni. La loro eccessiva presenza avrebbe potuto portare a una retorica e a uno svilimento della trama, ma fortunatamente il tutto è bilanciato ottimamente. I personaggi, inoltre, sono tutti ben caratterizzati e il rapporto che c’è tra di loro è ben architettato in un intreccio di storie sempre più coinvolgente.
Rinnovato per una seconda stagione, Resurrection dovrà necessariamente differenziarsi ancora di più dalle tante serie di genere già presenti se ha intenzione di distinguersi e non essere solamente “una tra tante”.
Voi che ne pensate di questa serie? Pensate sia troppo simile a Les Revenants ?
Jacopo Msn
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