In occasione del TCA Winter Tour 2014, il produttore esecutivo Carlton Cuse ha presentato la serie The Strain, in arrivo per FX.
“Un’originale rivisitazione del genere vampiresco”, sono le prime parole di presentazione della serie al pubblico presente in sala. Lo show si ispira alla trilogia di romanzi di Chuck Hogan e Guillermo del Toro, pubblicati inizialmente anni fa e ora tornati alla ribalta.
Dopo la visione di alcune scene in anteprima alla stampa, i primi commenti sono di delusione per non aver visto i vampiri protagonisti impegnati a fare sesso. La giustificazione è dovuta al fatto che i componenti del particolare ceppo di vampiri della trilogia, quando diventano tali, perdono l’uso dei genitali, per cui è impossibile vederli impegnati in atti sessuali.
Cuse, che è produttore esecutivo con lo stesso del Toro, ha raccontato che un punto di forza della saga è proprio la descrizione dettagliata della biologia dei vampiri, a cui hanno aggiunto un sacco di particolari a quelli già presenti, più spessore ai personaggi e nuove situazioni. Insomma, i libri sono molto belli ma la serie promette di essere anche meglio.
FX ha ordinato The Strain nel mese di novembre e la prima stagione è in arrivo per luglio. Cuse ha spiegato che ha in progetto di sviluppare la saga tra le 3 e le 5 stagioni, ma che ha una fine precisa come nei libri.
Due parole sulla trama: il dottor Ephraim Goodweather (Corey Stoll), è a capo del CDC (Centre of Desease Control) di New York City e viene chiamato ad indagare su un aereo atterrato all’aeroporto JFK con a bordo solo persone apparentemente morte. Nella sua indagine scoprirà che l’aereo trasportava un carico segreto, un ceppo di vampiro pronto a diffondersi e a contagiare tutta New York City per poi estendersi al resto del mondo. Mentre con il CDC cercherà di fermare il contagio e tenere la situazione sotto controllo, Ephraim farà la conoscenza con il sopravvissuto all’Olocausto Abraham Setrakian (David Bradley). Nel cast anche Regina King, Mia Maestro, Leslie Hope e Sean Astin.
Cuse promette che dopo questa serie non guarderemo più un vampiro in modo adorante, perché nella sua serie non brillano, non hanno problemi d’amore e non sono romantici, ma sono spietati assassini, creature pericolose di cui avere paura. Una rappresentazione della precarietà del mondo moderno che coinvolgerà empirismo e religione.
E voi siete pronti per questa nuova ondata di vampiri assassini? Ditecelo nei commenti!
Fonti: deadline.com, tvline.com
Manuela Raimo
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