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True Believers – Eye Spy

Eye Spy è il quarto episodio di Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. Andiamo a vedere se contiene qualche omaggio nascosto o qualche riferimento al Marvel Cinematic Universe!

DISCLAIMER: in questa rubrica non saranno presenti spoiler sulla serie Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D., ma ci prendiamo la libertà di parlare a ruota libera dell’universo fumettistico e dei film del MCU già usciti al cinema. Siete avvisati!

Non è un paese per mutanti

Guardateli bene qua, perché nella serie TV potete scordarveli.

Guardateli bene qua, perché nella serie TV potete scordarveli.

La minaccia criminale dell’episodio, Akela Amador, ha “semplicemente” un occhio bionico che le permette di usare uno scanner a raggi X. Non ha poteri di tipo ESP (extrasensory perception), come prova a suggerire Skye nella metropolitana di Stoccolma. L’agente May (Ming-Na Wen) smorza subito le fantasie della giovane: “non ci sono validi studi che supportino preveggenza, telepatia o percezione extrasensiorale”. Sbam, ecco crollare a terra i sogni dei fan Marvel. Perché le parole di Melinda nascondono un messaggio, sottile ma pur sempre lasciato intendere, che Whedon vuole far arrivare al pubblico. Scordatevi i telepati, scordatevi i mutanti (o Homo sapiens superior). I diritti cinematografici degli X-Men e dell’universo mutante sono in mano alla 20th Century Fox e la Marvel non può far niente da questo punto di vista. Quindi niente Wolverine, niente Magneto e niente Ciclope, personaggi già comparsi nel fortunato franchise dedicato agli X-Men. O come diciamo noi che vogliamo sembrare Marveliani convinti, nessun personaggio già apparso su Earth-10005. Ma non aspettatevi di vedere neanche altri mutanti, quelli mai visti al cinema, come Cable, Hope Summers o Magik. Ripeto, sono materiale Fox. Rassegnatevi. Discorso diverso per Wanda e Pietro Maximoff: essendo stati principalmente Vendicatori, entrambi appariranno nel film Avengers: Age of Ultron. Il problema sarà spiegare i loro poteri e la loro discendenza da Magneto. Vedremo cosa si inventeranno. Naturalmente il potere della telepatia non è riservato ai soli mutanti. Durante i decenni, sono stati molti i personaggi a svilupparlo, tra i quali anche lo stesso Loki e il Dottor Strange. Ultimamente è riuscito a dimostrare qualcosa anche il piccolo Franklin Richards, il figlio di Mr. Fantastic e della Donna Invisibile. Ops, anche i diritti dei Fantastici Quattro non appartengono alla Disney, ma alla 20th Century Fox (Earth-121698)!

Quando Skye fece cilecca

Dove c’è BAMF c’è Nightcrawler.

Skye (Chloe Bennet) sta ancora imparando come essere un agente dello S.H.I.E.L.D. E uno dei suoi principali limiti, parola di Grant Ward, è distinguere come si toglie la sicura da come si sgancia il caricatore di una pistola. Insegnamento che le sarebbe tornato molto utile quando Akela Amador le piomba addosso con il suo camion. L’unica cosa che le resta da fare è pronunciare un timido “bang”. Ok, battuta messa lì per far ridere. Ma vi siete chiesti da dove viene quel “bang”? Forse non ci avete mai fatto caso, ma nei fumetti l’unico modo per esprimere un suono è quello di usare un’onomatopea. Una parola che, grazie a un tacito accordo tra autore e lettore, riesce a dare quella profondità di atmosfera che altrimenti non si potrebbe avere in una forma d’arte che coinvolge solo il senso della vista. E la Marvel è stata maestra nel fare proprie alcune delle onomatopee più riconoscibili nel mondo del fumetto. Dall’inconfondibile SNIKT degli artigli di Wolverine, al BUDDA-BUDDA-BUDDA dei mitragliatori di Deadpool o del Punisher. Dal BAMF del teletrasporto di Nightcrawler al THWIP che fanno le ragnatele di Spider-Man una volta sparate. Insomma, io in quel semplice “bang” ho voluto vederci un omaggio ai fumetti. Magari mi sbaglio.

Alieni invasori e umani sfuggenti

Miss Marvel. È per metà Kree, anche se ha due buone argomentazioni che convincono del contrario.

Il circuito (formula? equazione?) che Ward (Brett Dalton) si ritrova davanti a fine puntata ha sicuramente origine aliena. Non ci sono dubbi. La domanda è: di quale razza aliena stiamo parlando? Abbiamo già accennato ai Chitauri e agli Skrull: i primi sono gli antagonisti del film The Avengers, gli altri sono una razza aliena mutaforma che durante gli anni ha dato numerose rogne al genere umano. Nessuno sa di preciso il perché, ma forse si sono legati al dito l’umiliazione che hanno ricevuto la prima volta che sono comparsi su un fumetto Marvel. Sto parlando di Fantastic Four #2 (gennaio 1962), quando Reed Richards, alias Mr. Fantastic, li muta in mucche e li ipnotizza per farli restare così. Beh, in effetti mi sarei arrabbiato anch’io. Un’altra razza aliena molto presente nei fumetti sono i Kree, comparsi per la prima volta in Fantastic Four #65 (agosto 1967) e che si sono rivelati alleati o nemici degli umani a momenti alterni. Sono anche responsabili, tra i tanti, della nascita di personaggi come gli Inumani e Miss Marvel. Non credo però che Whedon e soci vogliano inserire un’altra razza aliena nella serie TV prima che nei film, quindi il mio voto va ai Chitauri.

Chi invece non riesco proprio ad inquadrare è il misterioso Vanchat. Sappiamo dal pilot che voleva impossessarsi del collegamento neurale chitauriano, sappiamo che Akela è stata rapita durante un raid a uno dei suoi gulag, ma questo è tutto. Insieme alla “morte” di Coulson è uno dei misteri che più mi affascinano in questa serie. Per il momento, però, ci tocca aspettare.

‘Nuff Said!

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Bettaro

Nerd e fisico, ma più simpatico di quelli di TBBT. Marvel fan, Star Wars fan, Halo fan. Stregato da Arrested Development e Life on Mars. Su ItaSA Blog dal 2012, sono dietro a ogni pessima decisione editoriale.
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