Inizio snocciolando una serie di cifre: 23 sono gli episodi pilota in lavorazione per ABC, 21 per CBS, 20 per NBC e 19 per Fox che, a differenza delle altre, ha due ore di programmazione a sera invece di tre. Ci sono tre remake che diventeranno probabilmente tre serie nel prossimo autunno: The Rockford Files su NBC, Hawaii Five-O su CBS e Nikita per The Cw, quest’ultimo e’ addirittura il terzo remake in assoluto e il secondo sul piccolo schermo. Molto probabile anche lo spin-off di Criminal Minds.

LE TAPPE FONDAMENTALI

Sono permesse poche, pochissime eccezioni, il processo di produzione di un pilot è praticamente sempre lo stesso ogni anno:

– a Gennaio i network scelgono le sceneggiatura da  produrre fra le centinaia che vengono proposte ogni anno, si può dire che tutti hanno un’opportunità a così non è, i produttori più gettonati dal ppubblico possono scegliere a chi proporre i propri lavori, potendo anche decidere le sorti di una rete, oppure mettere all’asta i propri servigi, quella di Undercovers è stata vinta dalla NBC con un’offerta imprecisata a sette cifre;

– durante il mese di Febbraio inizia la produzione, ci si occupa delle location, dei casting;

– durante i mesi di Marzo e Aprile vengono girati gli episodi pilota, di solito vengono consegnati al committente entro la fine di Aprile, sono spesso incompleti, mancano sporattutto effetti speciali (se necessari) e colonna sonora originale;

– nella prima metà di Maggio i dirigenti dei network scelgono i pilot che debutteranno nell’autunno successivo, solitamente il rapporto tra scelti e ordinati oscilla tra 1/4 e 1/3.

MICA CONVIENE…

Che il sistema di produzione dei pilot sia efficiente è un falso mito. E questo lo dicono tutti, network per primi. Un pilot per una serie drammatica costa generalmente dai 3 ai 7 milioni di dollari, se non ci sono star. Inutile rivangare le cifre di Lost, pare comunque che Undercovers si avvicini a quella cifra. Per una commedia le cifre si abbassano, ma spesso il costo per minuto e’ piu’ alto. Per non parlare del fatto che tutti i network e tutte le case di produzione inseguono registi, attori e autori tutti insieme appassionatamente e nello stesso periodo dell’anno.

Nel corso degli anni le tecniche per l’abbattimento dei costi da parte dei network si sono sempre piu’ raffinate e, accanto al classico utilizzo di location fiscalmente appetibili come il Canada, si sono affiancati i remake di serie straniere. Se prima si trattava solo di serie inglesi adesso il si va a pescare in nazioni assai meno scontate come Svezia (Generation Y, ABC) e Israele (The Quinn-Tuplets, CBS).

PAROLA D’ORDINE: ANDARE SUL SICURO

E’ chiaro che quest’anno i network cerchino di andare sul sicuro ancor di più che degli anni scorsi. Tutto questo potrebbe chiamarsi tradizione, ma anche paura, mancanza di coraggio, e “sempre la stessa zuppa”. Guardando all’infornata di pilot ordinati quest’anno è evidente la schiacciante superiorità dei cosiddetti crime procedural, ovvero polizieschi col classico caso del giorno. Per quanto invece riguarda le commedie c’è una predilezione per quelle di tipo single camera (es. Modern Family, Cougar Town) rispetto alle sitcom, il motivo è che le prime sono meno dispendiose, ma non so il perchè, magari qualcuno di voi può illuminarmi.

Se negli ultimi anni ABC ha sempre tentato invano di ricreare il successo di Lost con prodotti assai deludenti, quest’anno il network posseudo dalla Disney pare averci rinunciato. Forse la delusione che stata FlashForward ha convinto i dirigenti ha metterci una pietra sopra. Aggiungo una nota: forse hanno capito che prima si presentano dei bei personaggi e poi il mistero?

Le eccezioni si possono contare sulle dita di una mano, fra i pilot in competizione vanno certo citati The Cape (un supereroe mascherato) e The Event (thriller cospirazionistico) per NBC e No Ordinary Family (i membri di una famiglia ottengono improvvisamente superpoteri) con Michael Chiklis per ABC.

Fonte: http://www.broadcastingcable.com/article/451852-Is_Network_TV_s_Model_Lost_.php