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Tra ibridi e cinnamon rolls… Better call Saul!

È tempo di drastici cambiamenti climatici, si sa. E, ci dicono, se vogliamo salvare il pianeta un buon inizio sono le macchine ibride, così da poter inquinare meno…

E se sull’onda di questa nuova, quanto necessaria, moda ci trovassimo di fronte a un più frivolo, quanto saporito e atteso, ibrido?

Better Call Saul

Ebbene sì, bando alle ciance, stiamo parlando di Better call Saul, il fantomatico spin-off di Breaking Bad, la serie che è passata da una manciata di telespettatori di nicchia a un impatto atomico in termini di share televisivo e consumo personalizzato più o meno “ufficiale”.

Better call Saul farà immediatamente tintinnare ai veri fan un campanello nella memoria provata dalle roboanti avventure dei nostri eroi post moderni. Ed ecco che può scattare un attacco di malinconia o un rigurgito di rifiuto per qualsiasi cosa “macchi” l’immacolato ricordo di una delle più belle serie di sempre.

Ma perché un ibrido? Perché, come ha confidato lo stesso Bob Odenkirk (l’attore che interpreta Saul) all’emittente televisiva IGN, il già atteso spin-off potrebbe essere un mix tra un prequel di Breaking Bad e un suo sequel. Potremo quindi seguire le orme di Saul Goodman dopo la sua fuga pianificata per mano di Ed, il salvifico “riparatore” di identità , come anche ripercorrere le sue vicende prima dei fatti accaduti in Breaking Bad.

Saul GoodmanCome sappiamo, infatti, Saul Goodman non è il vero nome del personaggio di BrBa. Grazie ad un prequel, dunque, potremmo venire a sapere quali vicende portarono il nostro avvocato-avvoltoio a divenire Saul Goodman. Nel sequel, invece, potremmo vederlo alle prese con la direzione di una catena Cinnabon a Omaha, a vendere dolcetti alla cannella. Possiamo facilmente immaginare come gli stia stretta questa nuova vita “sistemata” in Nebraska…

Durante l’intervista rilasciata a IGN è stato chiesto ad Odenkirk di confermare i rumors circa il possibile mix di un 30% di drama e un 70% di comedy, ma Odenkirk ci spiazza ribaltando esattamente le previsioni. Better call Saul sarà più al 70% drama e al 30% comedy, esattamente come fu per Breaking Bad.

L’idea dello spin-off è stata insieme di Vince Gilligan e Peter Gould, che hanno cominciato a pensarci su già durante le riprese di Breaking Bad ma senza preventivamente parlarne con Odenkirk, che dice di averlo saputo soltanto dopo.

Alla domanda se avesse proposte e idee circa la costruzione del proprio personaggio, Odenkirk ha risposto che di certo ne ha, ma preferisce non addentrarsi troppo nei dettagli per non influenzare il lavoro e gli sforzi di Gilligan nella realizzazione dell’architettura della futura serie. Ci ricorda inoltre che in passato è stato regista, produttore, sceneggiatore e attore e quanto fosse difficile conciliare tutti i ruoli, spesso a scapito di una concentrazione ottimale sul personaggio. In questo caso invece si “limiterà” a fare quello che fa un buon attore: ricevere la sceneggiatura, pensarci su, sentirla e chiedere a se stesso “chi è questa persona e come fare ad essere questa persona?”. Lo stesso approccio, d’atra parte, che utilizzò per Breaking Bad, che in sostanza fu: “Vince, tu scrivi la sceneggiatura, me la dai e per la mia parte ci penso io”.

Vince GilliganMa veniamo al dunque. È ovvio che trattandosi di spin-off il pubblico si aspetti di assistere a qualche cammeo, di vedere, cioè, la partecipazione straordinaria di qualche membro dell’eclettica famiglia White. Ma Odenkirk ci indirizza verso una decisone propendente per la maggiore verso un’autonomia dello show. Si vocifera che Gilligan non escluda qualche partecipazione straordinaria direttamente dal set di Breaking Bad, ma è stato stabilito che lo show appaia come qualcosa di nuovo e originale. Il fine, insomma, è di evitare che gli spettatori si incollino al video aspettando la prossima apparizione di uno dei beniamini di Breaking Bad. Lo stesso Odenkirk, infatti, ha voluto specificare a Gilligan e Gould quanto sia importante realizzare qualcosa di nuovo, in modo tale da rendere subito chiaro ai telespettatori che non si tratta di Breaking Bad ma di un prodotto nuovo e a sé stante, pur potendoci essere qua e là eventuali cammei.

E per concludere ecco una chicca direttamente dalla voce di Gilligan su chi sarà il nostro amato odiato avvocato mellifluo e profittatore:

“Mi piace pensare a Saul come a uno scarafaggio, ma nel miglior senso possibile del termine. Si tratta di una persona capace di sopravvivere mentre il resto del mondo crolla nella distruzione più totale. Sarà lo scarafaggio peggio vestito al mondo.”

Che aggiungere? Vi lasciamo con la notizia di prima mano secondo cui i primi copioni dovrebbero essere pronti entro la fine di novembre. Pertanto stay tuned per le prossime breaking… news, qui su ItaSA ovviamente!

PS. E voi cosa ne pensate? Come vi ponete di fronte a una nuova creatura “made by Gilligan”? Diteci la vostra!

Fonte: ign.com

Valeria Susini

 

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Lola23

Lunatica, incasinata, perennemente indecisa, una ne faccio e mille ne penso. Quattro elementi chiave della mia vita: Famiglia, Mare, Etna, Scrittura. Le serie TV sono il Quinto Elemento, una vera e propria dipendenza, meglio farsene una ragione. Le mie preferite? Non chiedetemelo! Vabbè, ve ne dico 3: Six Feet Under, The Wire, Treme... Mad Men! Ah sono 4... Ve l'ho già detto che non so decidere?
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