Dexter

Dexter: i produttori difendono il finale

Dopo otto stagioni abbiamo assistito alla fine di una serie che ha fatto la storia della TV. Dopo le tante critiche ricevute per l’episodio finale, i produttori tentano di spiegare la loro visione. Domenica sera si è concluso il ciclo narrativo di Dexter, una serie che nel bene o nel male ci ha tenuto compagnia per otto anni. L’episodio finale, a conclusione di una stagione a detta di molti deludente, ha suscitato prevedibili critiche e sdegni vari. Entertainment Weekly ha intervistato lungamente i produttori della serie Scott Buck e Sara Colleton, che difendono le scelte creative tentando di spiegare la visione d’insieme e che rispondono a domande circa “rumors” riguardo a un possibile spin-off. Ovviamente, da qui in poi, ci saranno pesanti SPOILER sull’episodio finale, per cui leggete solo se lo avete visto. E preparatevi, che è un po’ lunghetta, ma interessante.

dexter-season01-posters_001ENTERTAINMENT WEEKLY: L’episodio finale è stato completamente differente dagli altri episodi visti nella serie. Paragonato a un episodio normale, quanti sforzi e risorse avete messo in più in questo?

SCOTT BUCK: Decisamente di più. Già avevamo effetti visivi molto costosi, e la scelta di andare a girare ad Astoria ha alzato ancora i costi. Ma era il nostro finale e la Showtime è stata molto accomodante. I nostri normali 8 giorni di produzione sono diventati 10.

EW: Prima dell’inizio della stagione avete detto che l’idea base per il finale era in cantiere da anni. Qual era il concept originale?

BUCK: L’idea di base erano le ultime scene. Erano quelle che ho immaginato qualche anno fa. Praticamente che Dexter fosse costretto a uccidere Debra. E c’erano molti modi in cui questo poteva succedere. Ma le scene finali sono rimaste praticamente immutate.

SARA COLLETON: Fin dall’inizio il paradosso era quello di un uomo che non si percepiva come essere umano ma era costretto a fingere di esserlo. Ma, fingendo, risulta un fratello, fidanzato, collega migliore delle persone normali. La gente lo vede come un mostro, ma lui agogna di essere umano. Ogni anno lo abbiamo visto procedere in questo viaggio. E adesso scopriamo qual è il prezzo da pagare. Ciò che riassume l’intero percorso è la scena sul ballatoio dell’appartamento, prima di andare in barca a uccidere Deb – una cosa orribile da dire a voce alta. La voce narrante: “Per quanto possa aver fatto finta di no, era da tanto tempo che desideravo essere una persona normale. Provare le loro stesse emozioni. Ma ora che sono come loro, voglio solo smetterla.” E’ la tremenda consapevolezza di ciò che vuol dire essere un essere umano e quanto questo lo sopraffaccia. La sua punizione è l’isolamento. Si manda in esilio da solo. Uccidersi sarebbe stato troppo semplice. Quando, alla fine, alza lo sguardo in camera ha gettato la maschera.

dexter-season-2-episode-guideEW: C’erano versioni alternative che avete scartato?

BUCK: L’unica vera variante era su cosa avrebbe fatto. Sapevo si sarebbe confinato in una prigione auto-imposta il più lontano possibile da Miami. Lo troviamo a lavorare in un ambiente solitario dove, anche se ci sono altre persone, non entrano in contatto con lui né gli parlano. Lo seguiamo a casa e lui non ha alcun contatto umano.

EW: In un certo qual modo, è un nuovo codice – evitare il contatto umano.
BUCK: Sì. Per noi, è quella la tragedia. L’unica cosa che Dexter agognava erano le interconnessioni umane. Persino nella prima stagione lo vedevamo cercare di legare con Rudy. Ora che finalmente è al termine del percorso ed è a tanto così da avere una vita umana, deve rinunciare a tutto per salvaguardare Harrison e Hannah.

COLLETON: E’ passato ad uno shutdown completo. Non c’è nemmeno più la voce narrante.

EW: Perchè era così importante terminare la serie in questo modo?

BUCK: Ci sembrava la conclusione più giustificata. Nella prima stagione vedete un uomo così diviso a compartimenti. Le ultime stagioni hanno coperto l’abbattimento di quei muri grazie al figlio e alla relazione con Hannah e alla scoperta di Deb su chi lui sia veramente. Ciononostante era ancora in grado di giustificare quello che faceva. Abbiamo sentito che aveva bisogno di togliere la vita alla persona a cui teneva di più per costringersi a guardarsi dentro davvero. [Il suo destino] non è una cosa che gli è accaduta, ma una sua decisione. Dovrà portare il peso delle sue scelte.

EW: La morte di Deb è stata una scelta interessante perché, tecnicamente, Deb “muore” fuori inquadratura quando ha l’ictus e entra in coma.

dexter-season-3-dvdBUCK: Diciamo pure così. Ma penso che tutti abbiamo sentito che il momento vero e proprio è quando Dexter preme il pulsante. Lo abbiamo fatto in quel modo perché in parte è meno scioccante.

COLLETON: Durante il loro addio nessuno dei due immagina che sarà un addio. Ho ammirato molto [Jennifer Carpenter e Michael C. Hall] perché non hanno mai lasciato trapelare quale sarebbe stata la scena finale. L’hanno fatta passare così, in un modo magnifico. Credo davvero che quando Dex esce dalla sua stanza [gli spettatori] pensino che andrà tutto bene, per Deb. Ma lei non muore fuori inquadratura. Quando lui le stacca i supporti vitali la presenza di lei è palpabile. Io credo fosse quello che voleva. Se mai dovesse succedere a me vorrei anche io un fratello maggiore che si facesse carico del mio dolore.

EW: In un certo modo Deb ottiene quello che ha desiderato per tutta la stagione.

BUCK: E’ abbastanza  vero. Ad un certo punto desidera esattamente quello. Ma poi cambia idea, a due terzi della stagione. Le cose vanno migliorande. Intravede la possibilità di essere felice. La morte che tanto desiderava ad un certo punto diventa l’ultima cosa che vuole, alla fine.

EW: E’ anche sorprendente come la polizia di Miami non abbia mai scoperto il segreto di Dexter. Tutti si aspettavano che venisse fuori nell’ultima stagione.

BUCK: Abbiamo accarezzato quest’idea ma poi è sfumata. La storia, alla fine, riguardava il viaggio personale di Dexter. C’è quel momento nella sala interrogatori con Quinn e Batista. Guardando il video, Quinn sa benissimo che c’è qualcosa di più in Dexter. Batista ha uno scorcio del Dexter oscuro. In quel momento c’è uno spiraglio. Ma non abbiamo voluto rovinare tutto e rivelare che è un serial killer.

Dexter-4th-SeasonEW: Una lamentela dei fan è stata che durante la stagione Dexter ha affrontato varie minacce, come in una stagione normale, venendo così a mancare la sensazione di una storia che si avvia alla conclusione.

BUCK: Abbiamo ritenuto che avendo fatto lo stesso con LaGuerta la scorsa stagione e con Lundy nella seconda sarebbe stato ripetitivo e in qualche modo già visto.

COLLETON: Fare così mi sarebbe sembrato pedante. Non so come dirlo diversamente. Lo avevamo discusso anni fa e archiviato come un’opzione poco interessante e prevedibile.

EW: Gli sceneggiatori paiono aver una maggior opinione di Hannah come madre rispetto ai fan. Ma le critiche di Dexter nei propri confronti – cioè di essere tossico per le persone che gli stanno intorno – non potrebbero applicarsi anche a Hannah?

BUCK: Non credo. Vogliamo credere che Harrison sia felice, al sicuro e amato. Dexter giudica le persone su livelli differenti. Dexter sa che Hannah è un assassina, ma un tipo diverso di assassina. Lei uccide per proteggere se stessa e ora quella protezione si estende anche a harrison. Dexter è convito che lei rischierebbe la vita per Harrison.

EW: Devo chiederlo: come ha fatto Dexter a fuggire dalla sua barca fino a riva dentro l’uragano?

BUCK: Diciamo che non è una questione che verrà sviscerata nei particolari. Lo show è sempre stato in un certo senso un po’ oltre il reale, una specie di iper-realtà. Sappiamo che sulla barca c’era una scialuppa di salvataggio con un motore fuoribordo. Può essere salito sulla scialuppa ed aver raggiunto la riva sano e salvo.

dexter5dvdEW: La dissolvenza in nero su Hannah che porta Harrison a prendere un gelato prima che si sappia cosa sia successo a Dexter – sono certo che alcuni fan si siano messi a urlare contro lo schermo. E’ fatto apposta?

BUCK: Prevalentemente serviva a mostrare che tutto il resto del mondo crede che Dexter sia morto. Noi, il pubblico, siamo gli unici a sapere che è vivo.

EW: L’episodio è sembrato più serio, emotivo e concentrato di quanto sia normalmente Dexter. Ma mi ha portato a chiedermi perché normalmente lo show non avesse questi toni.

BUCK: Interessante, sono contento ti sia piaciuto. La serie è iniziata in modo molto diverso. La prima stagione avevamo molta più sospensione dell’incredulità. Abbiamo deciso che lo avremmo reso via via più reale. Michael ci ha sempre detto, riguardo alla fine: “Rendetela reale, confrontiamoci con qualcosa di più realistico”. Penso sia stato un cambiamento graduale, più che una mossa repentina dell’ultima stagione.

COLLETON: A me è sembrato molto un episodio di Dexter. Questa stagione ha portato a questo e direi che gli ultimi episodi fanno parte di un insieme.

EW: Ho trovato convincente questo episodio in parte perché c’era così poca voce narrante e nessun Harry fantasma a spiegare quello che pensava Dexter. E’ stata voluta, la riduzione di questi espedienti? Non avreste forse dovuto farlo prima?

BUCK: Non saprei. E’ un po’ tardi per chiederselo. Di certo è una domanda appropriata. Abbiamo volutamente fatto dire addio a Harry da parte di Dexter nell’episodio precedente e operato una scelta consapevole utilizzando meno voce narrante, soprattutto nelle scene finali. Non volevo voci che ci spiegassero le cose. Non ho nemmeno voluto musica.

COLLETON: Durante l’anno abbiamo lentamente ma volutamente ridotto la voce narrante. Di molto, se paragonato alle altre stagioni. E’ stato molto importante alla fine che ce ne fosse poca per permettere alle emozioni del momento di parlare da sole. Nell’episodio 10, quando Dexter entra e trova la Vogel morta, quello che prova è sul suo viso – normalmente avremmo messo la voce narrante, ma abbiamo volutamente evitato. Giunti a questo punto, gli spettatori sanno cosa lui stia pensando.

dexters6ER: Che cosa, nel penultimo episodio, ha fatto sparire in Dexter la voglia di uccidere? E’ semplicemente l’amore che prova per Hannah?

BUCK: In realtà più un sommarsi di tutto quello che gli è successo durante l’anno. Finalmente ha una donna che lo capisce e sono incredibilmente attratti l’uno dall’altra. Poi c’è Harrison.

EW: Anche l’addio del fantasma Harry è sembrato un po’ troppo improvviso; non sembra ci siano state davvero scene che portassero a questa decisione.

COLLETON: Penso ci sia una scena fuori da casa della Vogel, circa tre episodi fa, in cui Harry dice che Dex sente un impeto molto forte. Se ci pensate sta suggerendo ciò che Dexter non capisce ancora, cioè che c’è un impulso uguale o persino più forte del Passeggero Oscuro. L’ultimo episodio non poteva essere un elenco di addii. In quel momento Harry capisce che non serve più.

EW: Alcuni fan sono rimasti delusi da questa stagione. Voi siete soddisfatti degli episodi che hanno condotto al finale?

BUCK: Anche se non ne ho scritto nessuno, sono io che comando. Mi sento assolutamente responsabile. Lavoriamo uniti come team. Se la gente ritiene che il finale spicchi, è probabilmente perché ce l’ho in mente da tanto tempo. E’ una domanda difficile a cui rispondere.

COLLETON: Penso che alcuni episodi funziono meglio di altri. Ma entrambe le storyline di Deb e della Vogel funzionavano e volevamo cambiare e mettere il cattivo in piena vista. Darri Ingolfsson, che interpreta Saxon, è incredibile quando ti rendi conto [che è il chirurgo del cervello]. La scena in cui lui va nell’appartamento di Dexter è una scena meravigliosa. Cerco di non leggere nessun blog, perchè poi mi paralizzo. Se sapessero quanto tutti sia internamente sofferto… se tenessimo conto di tutto lo spettro delle opinioni diluiremmo il processo.

dexter-215x300EW: Il mio sospetto è che abbiate incasinato tutto dovendo affrettarvi a preparare la stagione in tempo per una data di premiere che, alla fine, è stata mesi prima di quanto previsto per permettere a Showtime di usare lo show per promuovere Ray Donovan, invece che andare in onda in autunno come sempre.

BUCK: Un pochino è vero. In qualche modo ha influito. Praticamente abbiamo fatto due stagioni attaccate. Di norma succede che ti prendi una bella pausa e torni pieno di idee. Abbiamo fatto il meglio che potevamo. Alla fine la decisione di fare così è stata mia, comunque. [Il presidente di Showtime Entertainment] David Nevins mi ha chiesto se avremmo potuto farlo e io ho detto di sì. Spero che la stagione non ne abbia sofferto.

COLLETON: Penso che abbiamo retto bene la sfida. Avremmo preferito avere più tempo? Sì. Ma abbiamo idealmente unito i due anni, per cui non è stato come dover cominciare dal principio. Avremmo preferito aver più tempo prima di iniziare a girare. Ma una volta iniziato, il programma è rimasto lo stesso.

EW: Un motivo di contesa sono state alcune delle trame collaterali. Tipo: perchè perdere tempo con Masuka e sua figlia o con Quinn che affronta l’esame per sergente nell’ultima stagione?

BUCK: Volevamo dare alcune indicazioni della via intrapresa da alcuni personaggi. Volevamo dare a tutti un senso di conclusione verso la fine. Masuka aveva una piccola trama, ha portato via davvero poco tempo alla storia. E’ probabilmente il personaggio più sessista mai visto e abbiamo pensato che sarebbe stato interessante per lui avere la sua prima relazone onesta con una donna, soprattutto se sua figlia. Per quanto riguarda Quinn, abbiamo cercato di passare del tempo con personaggi che sono stati a lungo con noi e che non rivedremo mai più.

EW: Dal momento che Hannah era una ricercata, non avrebbe dovuto indossare almeno un cappellino quando andava a zonzo per Miami?

BUCK: Abbiamo accarezzato l’idea di farle tingere i capelli. Nelle ricerche che abbiamo fatto sui latitanti abbiamo scoperto che moltissimi se ne vanno semplicemente in giro senza che nessuno li riconosca. Non ci sono i fondi per inseguirli tutti – soprattutto Hannah, che non è nemmeno ancora stata condannata. Non era una priorità. Le abbiamo fatto indossare gli occhiali da sole. Non volevamo usare ulteriori accorgimenti.

dexter-season-8-posterEW: Allora, cos’è questo spin-off di cui va parlando Nevins?

BUCK: Non c’è nessuna idea.

EW: Davvero?

BUCK: Assolutamente. Siederò con la Showtime e discuteremo la possibilità. Ma non abbiamo mai detto nulla a riguardo.

EW: Le voci per un po’ dicevano che lo spin-off avrebbe compreso Deb. E’ mai stata un’opzione?

BUCK: Mai. Ma ci abbiamo giocato quando abbiamo sentito quella voce perchè pensavo fosse positivo per la gente crederlo.

EW: Michael C. Hall verrebbe coinvolto in uno spin-off?

BUCK: Non ne ho idea. Chissà quale sarà il futuro di Dexter?

COLLETON: Al momento non c’è nulla di definito. Non succederà se Michael C. Hall non vuole tornare. E io penso si stia godendo i nuovi aspetti della sua vita.

EW: Scott, prima hai detto che non vedremo mai più Quinn. Perciò possiamo desumere che in un eventuale spin-off non ci sarà nessuno dei non protagonisti del cast?

BUCK: Direi proprio di no. Non vedremo più il cast com’era adesso.

EW: Quale vorreste fosse l’impatto avuto da Dexter?

COLLETON: Se Dexter fosse riuscito a far sì che qualcuno si fermasse a riflettere sul proprio comportamento, mi renderebbe incredibilmente felice.

Fonte: insidetv.ew.com

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Lisina

Anestesista rianimatrice di professione, traduttrice e blogger per passione. Appassionata di serie TV per lo più crime, ma anche drama, odio le comedy e non guardo serie medical per scelta religiosa. Se mi torturaste costringendomi a dire LA mia serie preferita probabilmente risponderei Sons of Anarchy. Sono stata definita power user e board game geek. Proudly su ItaSA dal 2008.
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