Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata agli incassi cinematografici. La rubrica è curata da Emanuele Di Porto per Sentieri Selvaggi.
USA:
Il 2015 è iniziato con la forte motivazione di cancellare il brutto ricordo dell’anno appena passato. Le prime settimane sono state all’altezza dei propositi ma l’incoraggiamento dei primi dati non deve essere confuso con un entusiasmo precoce.
Taken 3 ha conquistato il primato con quaranta milioni di dollari e il capitolo finale della trilogia che ha rilanciato Liam Neeson si farà ricordare come il terzo migliore esordio del mese di gennaio. Il thriller/action prodotto da Luc Besson diventerà il primo film dell’anno a sfondare il muro dei cento milioni, ma questa notizia non da garanzie di riscossa. L’ottima salute del marchio non è in discussione e le buone notizie in proposito arrivano anche dall’estero. Taken 3 ha già coperto e ha persino raddoppiato il suo conto spese e Luc Besson può festeggiare la continuità con cui si è inserito nel contesto hollywoodiano.
Le riserve sulle condizioni del panorama generale nascono dal fatto che il 2014 era iniziato in maniera memorabile e aveva illuso tutti con i bollettini di una partenza fuori dal comune. La percezione è che il mercato funzioni a meraviglia soltanto se non ci sono dei blockbuster a tentare di conquistare l’attenzione: i film a medio budget hanno dei buoni rendimenti mentre sono stati soprattutto gli affanni dei kolossal a ottenere la ribalta. Selma di Ava DuVernay ha ottenuto una forte espansione distributiva, ma il grande salto non ha dato gli effetti sperati e i numeri di The Imitation Game resteranno molto lontani. Il film dei Weinstein è uno dei grandi sconfitti nella notte dei Golden Globe, ma un incasso da quaranta milioni di dollari e la diplomazia dei produttori potrebbero cambiare le cose in vista degli Oscar.
Into the Woods della Disney e Unbroken di Angelina Jolie hanno superato a braccetto la soglia dei cento milioni e sono sicuramente le sorprese del momento. Secret of the Tomb ha salvato la faccia con un ritmo di marcia che ha retto la distanza e ha rimediato al suo debutto disastroso: Shawn Levy e Ben Stiller non hanno retto al confronto con il passato, ma almeno hanno portato a casa duecentocinquanta milioni worldwide e hanno messo in sicurezza l’investimento. Inherent Vice di Paul Thomas Anderson ha toccato le seicento sale, ma è ancora fuori dalle prime dieci posizioni e la media più alta è stata di nuovo quella di American Sniper di Clint Eastwood. Il war-movie con Bradley Cooper è ancora confinato in quattro cinema, ma ha già accumulato tre milioni.
ITA:
La spinta propulsiva dell’offerta natalizia non si è ancora esaurita e il mercato italiano si è rianimato.
L’eccellente esordio di Si accettano miracoli di Alessandro Siani non è stato dissipato e il suo nuovo film ha superato i dodici milioni di euro.
Il mattatore assoluto del week-end è stato American Sniper di Clint Eastwood. Il suo war-movie in due settimane ha cancellato il record personale del regista che apparteneva a Gran Torino. Il parziale ammonta a dodici milioni, ma le previsioni finali volano verso i quindici milioni.
Buona settimana e alla prossima!
Tita0188
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