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ItaSA al Cinema: Box Office 16-18/01

Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata agli incassi cinematografici. La rubrica è curata da Emanuele Di Porto per Sentieri Selvaggi.

Oggi ci occupiamo solo degli incassi americani.

USA:
I numeri straordinari delle prime due settimane di distribuzione limitata avevano fatto subito pensare che American Sniper sarebbe stato un film da ricordare. La storia del cecchino Chris Kyle ha aumentato la sua diffusione in tremila e cinquecento sale e il risultato è stato un formidabile debutto da novanta milioni di dollari. Il titolo della Warner Bros. ha polverizzato tutti i record relativi al mese di gennaio e ha confermato l’inversione di tendenza su quello che in passato era sempre stato il momento più sonnolento del mercato. Il primo week-end di American Sniper è stato all’altezza dei blockbuster più ambiziosi e questo exploit fa ben sperare per il rendimento complessivo del 2015. Il trionfo di American Sniper ha un solo protagonista anche se l’Academy ha preferito dare considerazione soltanto a Bradley Cooper. Clint Eastwood ha piazzato il suo film più ricco all’età di ottantacinque anni e il dato è l’ennesimo colpo di scena in una carriera che non ha mai smesso di stupire.
American Sniper ha surclassato Taken 3 e l’action con Liam Neeson ha perso più di quanto era prevedibile. Il format inventato da Luc Besson nel 2009 è scivolato al quarto posto e ha compromesso le sue possibilità di arrivare ai cento milioni. L’obbiettivo è ancora alla portata, un cumulativo worldwide da centosessanta milioni ha messo l’operazione al sicuro da qualsiasi rischio e ha ampiamente triplicato l’investimento iniziale.
Kevin Hart non ha potuto ripetere i fasti dell’anno scorso e The Wedding Ringer si è accontentato di una posizione sul podio con un’apertura da venticinque milioni: il comico afroamericano non si è comportato male ed è stato sicuramente penalizzato dalla coabitazione con un rivale irresistibile come Bradley Cooper.
La costanza di rendimento di The Imitation Game ha dimostrato il fiuto dei Weinstein e il traino delle otto nomination per il Kodak Theatre è stato festeggiato con la quota dei cinquanta milioni di dollari.
Blackhat di Michael Mann è la grande delusione del momento e il suo nuovo film si è fermato al decimo posto con poco più di tre milioni: una pesante condanna all’anonimato.

USA

Buona settimana e alla prossima!

 

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Tita0188

Blogger di ItaSA da luglio 2014, dipendente seriale con un debole per il British (English do it better!), poco propensa a navicelle spaziali,alieni, post apocalittici e supereroi. Per il resto del tempo mi occupo di pubbliche relazioni e scrivo qua e là sul web e non solo. Sono una pigra cronica e, oltre alle serie Tv, amo leggere, viaggiare, cinema e teatro.
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