Interviste

Josh Bernhard, l’autore di Pioneer One

Come sapete ItaSA è partner nel progetto di Pioneer One, ho avuto l'occasione di scambiare quattro chiacchiere con l'autore della serie più chiacchierata del momento, quantomeno sul web.

zefram cochrane: Ciao Josh, grazie per essere qui con noi su ItaSA.
Raccontaci qualcosa di te e Bracey [Smith, il regista di Pioneer One. Nella foto Josh a sinistra e Bracey a destra. n.d. z.c.], come siete finiti a dare vita a questo progetto?
Josh Bernhard: Io e Bracey ci siamo conosciuti al college, lì Bracey era il presidente della nostra stazione televisiva studentesca. Ho realizzato uno show e ho attirato l'attenzione di Bracey, che stava tentando di mettere in piedi un film indipendente, mi ha chiesto di aiutarlo a scriverlo. Quel progetto in particolare non è mai decollato ma è stato, come si dice, l'inizio di una bella amicizia.
Abbiamo una bella relazione lavorativa, abbiamo gusti comuni che però di tanto in tanto divergono, ma le divergenze sono sempre costruttive e ci servono da sfida per sostenere le nostre posizioni. Comunque è sempre per il bene del progetto.
funudd.jpgzc: C'è un libro o qualcosa in particolare che ti ha ispirato o è solo che ti piacciono la storia e la fantascienza?
JB: Non me ne viene in mente uno in particolare, mi sono sempre interessate la storia e la fantascienza sin da piccolo. Quando avevo 15 anni ho scritto una ricerca scolastica sul programma spaziale sovietico, direi che la cosa mi ha sempre affascinato.

zc: Hai provato a vendere il tuo progetto a un network, tipo Syfy, oppure hai avuto l'idea del torrent sin dall'inizio?
E quale è il pubblico per cui è pensata la serie? Internet e TV sono media con un pubblico diverso, se fossi stato nei tuoi panni avrei avuto paura del fatto che la maggior parte della gente che scarica video sono studenti (leggi: “niente soldi da donare”). Ma questo è un lavoro con cui si paga l'affitto oppure solo un hobby?
JB: Non abbiamo provato a vendere il progetto a un network, non era quello il nostro obiettivo. Vogliamo trovare qualcosa che ci permetta di produrre e distribuire la serie in modo indipendente. Internet offre un canale diretto a un'audience internazionale, che ha avuto un'ottima risposta al pilot.
Pensiamo di avere qualcosa che la maggior parte delle produzioni del nostro livello non ha: un pubblico e un mezzo di distribuzione. Non so se il pubblico di TV e Internet sia completamente diverso. Molti dei miei amici non hanno più la TV via cavo ma invece usano la loro connessione a Internet per usufruire di contenuti televisivi. La gente sta già guardando la TV senza la TV.
Non lo vedo come un hobby. È quello che voglio fare nella vita, non è ancora una cosa  di cui riesco a vivere, ma penso di essere vicino a trovare un modo perché lo diventi.
Tutto quel che voglio fare è finire Pioneer One!
E beh, sì, anche mangiare ogni tanto.

zc: Mi piace l'idea della condivisione, in sostanza è ciò che facciamo su italiansubs.net, diamo alla gente qualcosa con cui riescono a guardare una serie TV, un documentario, un film… un po' come fate voi: condividete il vostro lavoro senza chiedere nulla in cambio. Un po' come nella scena del tuo film Lionshare: “Devo pagare più di 700 dollari in libri di testo, io non li ho 700 dollari!”.
È un messaggio notevole sul diritto dell'accesso all'informazione. Questa frase riflette il tuo pensiero sulla libera condivisione dell'informazione?
JB: Sì, riflette il mio pensiero. Non fraintendermi, non penso che tutto debba essere gratis, ma ci sono aree grigie. Se vai a scuola per imparare smetti di fotocopiare un libro di testo a causa del copyright? Se scarichi un album perché hai prestato la tua copia a un amico 10 anni fa e non te l'ha mai restituita devi andare in prigione?
Voglio ricevere un compenso per il mio lavoro, ma avere una morsa di ferro su di esso alla fine risulta come una auto sconfitta secondo me. Spendo molti soldi per supportare gli artisti che mi piacciono e scommetto che se la nostra serie troverà un suo pubblico che vorrà che continui, quelle persone ci daranno lo stesso supporto.

zc: Avete impiegato dal 23 marzo al 16 aprile 2010 per raccogliere 6000 dollari, niente male, ora ve ne servono 20mila per altri 3 episodi, immagino sia per girarli a tempo e ridurre i costi. Qual è la vostra tabella di marcia? E gli altri episodi… li hai in mente o hai gli script già pronti?
JB: Cercheremo di girare il resto della stagione in un blocco unico da 6 episodi o due da 3. Non solo per risparmiare soldi, ma ci permetterà anche di pubblicare gli episodi con una cadenza precisa. Se vogliamo costruirci un pubblico non penso che ci possiamo permettere di aspettare un numero indeterminato di mesi tra un episodio di 40 minuti e l'altro.
In questo modo possiamo pianificare le pubblicazioni, magari una ogni settimana o una settimana sì e una no, o una al mese, quello che decideremo. Il punto è che verranno pubblicati con una cadenza  precisa, come qualsiasi altra serie TV.
Non tutti gli script sono finiti ma gli episodi sono delineati, speriamo di avere altri finanziamenti e riuscire a iniziare a produrre il resto della stagione entro la fine dell'estate, per iniziare a pubblicare i nuovi episodi per l'autunnoinverno.

zc: La mia stanza è piccola (sì, vivo ancora coi miei), quindi non sarei mai stato in grado di girare Pioneer One, ho letto che ci vuole una specie di lavagna gigante fatta in casa, vero?
JB: Anche io ho una stanza piccola ma ho usato vernice da lavagna per scrivere su uno dei muri. È solo per buttare giù le idee e tenerle in ordine. Avere le tue idee letteralmente davanti agli occhi aiuta la tua mente a processarle e a metterle in ordine, credo.
[sul blog dice che è andato a comprare una lavagna, ma era piccola e costava troppo, allora s'è arrangiato con una parete di casa sua n.d. z.c.]

2s9sl09.jpgzc: Ho letto che avete un sacco di “dietro le quinte”, sai che alla gente queste cose e le papere sul set piacciono un sacco, hai intenzione di pubblicarne?
JB: Gran parte è disponibile sul video blog, che potete vedere all'indirizzo http://vimeo.com/channels/pioneerone e abbiamo intenzione di pubblicare altre cose durante le preparazioni delle riprese quest'estate.

zc: Dal blog sembra che abbiate fatto un'unica sessione di casting e abbiate girato il tutto in 9 giorni. Come mai così veloci? Siete stati così fortunati?
JB: Abbiamo fatto il casting in due giorni e siamo stati molto fortunati a trovare attori con tale talento ed entusiasmo. Non ho molta esperienza in fatto di casting per poterlo dire con certezza ma penso che siamo stati molto fortunati.

Abbiamo girato tutto in 9 giorni per diverse ragioni. Prima di tutto si avvicina alla tempistica di una vera serie TV, ed era una cosa che volevamo dimostrare di poter fare. In secondo luogo per avere tutti nello stesso posto e le location disponibili abbiamo pensato che fosse farlo tutto in una volta. Terzo, molto semplicemente, così eravamo certi di finire. Fare le cose velocemente, se possibile, penso sia meglio di farle a pezzetti e spalmate su un lungo lasso di tempo. Inizi a perdere i pezzi: attori, location, energie, e tutto diventa più difficile.

zc: Prenderesti in considerazione l'idea di coinvolgere il pubblico nello sviluppo della trama, in una specie di format interattivo?
JB: Non penso, no. Ho una storia ben chiara in testa e la maggior parte delle mie storie ha una sola voce guida. L'unico motivo per cui sono l'unico nella posizione di scrivere questa cosa è perché ho deciso io di scriverla. Suona più semplice di quello che è, ma in sostanza è così. È bello che una storia ispiri passione e creatività portando la gente a pensare criticamente, ma questa è una cosa che mi tengo stretta. A un certo punto sono sicuro che coinvolgeremo altri scrittori, ma per il momento sono l'unico.

zc: Non avendo facebook ho rubato l'account della mia fidanzata e ho dato un'occhiata alle foto e ho notato che il terzo giorno avete girato le scene finali e il sesto quella nell'osservatorio. Come si decide la tabella di marcia?
JB: È questione di disponibilità di attori e location. Se ci sono più scene che si svolgono in momenti diversi ma nella stessa location giriamo tutte le scene di quella location una dietro l'altra, in modo da non dover tornare in quel posto. Alcune scene richiedevano preparazioni più complesse, con più oggetti di scena ecc. quindi abbiamo cercato di lasciarle per ultime.

zc: Scene: la più difficile da girare e quella che in postproduzione hai dovuto tagliare, se ce n'è una.
JB: Penso che la scena più difficile da girare sia stata quella con il cosmonauta nell'ambulatorio, che vediamo dalla finestra.
Quello spazio non esiste, in realtà è stata girata contro il muro adiacente a quello dove guardavamo e inserita nella finestra vuota da Bracey (credo possiate vedere una parte di questa scena nel video blog #6)
Le due scene che abbiamo tagliato erano quelle più difficili dal punto di vista tecnico come effetti, ma non è questo il motivo per cui sono state tagliate. Bracey ha fatto un ottimo lavoro con gli effetti ma ci sembrava che quelle scene rallentassero la storia, quindi le abbiamo tagliate. Potete vederle su VODO.

zc: Alcuni pensano che sia il solito cliché dell'URSS cattiva contro gli USA buoni, ma le citazioni alle due serie più anti-cliché di sempre (Doctor Who e Star Trek) mi fanno pensare che queste persone siano fuori strada.
Il vostro amico Ari nel blog l'ha definita non una serie di fantascienza ma politica, sei d'accordo?
JB: In realtà non penso che sia così fantascientifica come serie. Penso che venga vista così, ma mi interessa più esplorare le implicazioni politiche di ciò che accade nella storia.
Capisco il perché alcuni possano pensare al cliché della guerra fredda, ma non penso che nel pilot ci sia qualcosa che suggerisca che si andrà in quella direzione. In realtà parte di ciò di cui parla la serie è come certe cose trascendano la politica e il nazionalismo. Penso che in futuro la cosa sarà più chiara.

zc: Mi è piaciuto il personaggio di Frank Norton, una specie di grillo parlante, lo rivedremo?
JB: Piace anche a me, probabilmente potresti puntare dei soldi sul fatto che lo rivedremo.

zc: A proposito, belle le location, dove avete girato?
JB: Principalmente nell'area di New York, in un aeroporto a Long Island, un campo di golf nel New Jersey e in un sound stage nella contea di Westchester, dove lavora il nostro direttore della fotografia.

20sdbt0.jpgzc: Su Wikipedia ho letto che Stanislav Petrov non fu congedato con disonore, al contrario non fu né premiato né punito, chi ha ragione?
JB: Per quanto ne so fu congedato, ma non con disonore (Potrei sbagliarmi, so che i suoi superiori non sono stati contenti della debolezza portata alla luce dall'incidente). Sapevo che stavo alterando un po' alcuni dettagli, ma la sostanza della storia era corretta, il che è la cosa principale.
In questo contesto la storia viene raccontata da un combattente della guerra fredda della vecchia scuola che l'aveva sentita anni prima e la racconta per spiegare qualcosa. Penso che la piccola alterazione fosse più che giustificata. Inoltre molti degli spettatori non sanno nemmeno che si tratta di una storia vera, quindi almeno imparano qualcosa anche se non lo sanno!

zc: Ok, ora alcune critiche che ho letto riguardo Pioneer One, pronto?
1) Avrei voluto più azione, a volte è troppo lento.
2) Mi è venuto un po' il mal di mare, ma perché la telecamera si muove tutto il tempo?
3) Scrivere sul monitor con un pennarello? No eh!

JB: 1) Personalmente non penso sia troppo lento, solo un po' più lento di quanto si aspetta il pubblico moderno. Uno dei lati positivi del fare le cose da indipendenti è che si può raccontare la storia come si vuole. Alcuni episodi saranno più lenti di altri. Questo però ci consente anche di fare l'opposto. Penso a questa serie un po' come a The West Wing, che è più che altro un drama basato sui personaggi dove si cammina e si parla u nsacco, ma quando usciamo e vediamo un po' di azione ha un notevole impatto.
2) È difficile sapere come sarà il risultato finale. Stavamo cercando di seguire uno stile specifico e ora abbiamo un'idea più precisa di come portarlo avanti. Penso che ci sia anche un problema di conversione di framerate del video che abbiamo pubblicato che crea alcuni effetti di “ghosting” piuttosto evidenti durante i movimenti veloci. I ragazzi di VODO pubblicheranno una versione “proper” che correggerà questo problema, penso che risolverà un po' di problemi di “mal di mare”.
3) C'è gente che lo fa di continuo nei film e cercavo di prenderli in giro. È una cosa assurda, la gente non lo fa nella vita reale, solo nei film. Allora l'ho fatta anche io, penso sia divertente, vedo che strappa sempre una risata quando lo guardo con altre persone, a qualcuno sembrerà più divertente e ad altri meno.

zc: E ora le cose positive:
1) Bravi attori. (sì, inclusi il dottore col camice verde e il tipo divertente col cacciavite sonico).
2) Bella la musica, è di Bracey?
3) Idea rivoluzionaria.

JB: 1) Grazie, lo penso anche io, è anche un interessante esempio di come siano soggettive le opinioni della gente, in alcuni commenti si dice che “L'attore B è stato il peggiore dell'episodio” e altri che dicono “L'attore B è stata la cosa più bella dell'episodio”. Io comunque sono contento di tutti.
Il dottore era il padre del nostro produttore, Ari, e quello divertente col cacciavite sonico sono io!
2) Bracey ha scritto il pezzo col piano all'inizio, ma è stato registrato da Felix Bird, un compositore che ha scritto il resto della serie.
3) Grazie.

zc: Aggiungeresti qualcosa a queste liste?
JB: non sarei troppo obiettivo, no? ;)

zc: Ti aspettavi una risposta così massiccia? Su Twitter hai scritto: “21.000 seed per il torrent. Più della premiere di True Blood che si è fermata a circa 18.000”. Su ItaSA abbiamo avuto oltre 2200 download in pochi giorni. [Il dato è di qualche giorno fa, ora stiamo sfiorando i 3000]-
JB: Non sapevo cosa aspettarmi. Pensavo sarebbe arrivata a un sacco di gente ma la risposta è stata oltre ogni aspettativa. Sto ancora metabolizzandola, e anche Bracey. La cosa più esaltante della risposta che abbiamo avuto è l'idea che la gente sia veramente in attesa di sapere cosa succede dopo. È fantastico sapere che stai scrivendo per un pubblico reale e che qualcuno anticipa ciò che farai.

zc: Ci puoi raccontare qualcosa di quello che succederà in Pioneer One? In particolare mi interessa il cambio di prospettiva di cui hai scritto.
JB: Vedremo quali sarebbero le implicazioni del poter vivere su Marte per coloro che vivono sulla Terra.
Vedremo cosa succede quando persone comuni si trovano faccia a faccia con cose straordinarie.
Scopriremo se è vero che gli umani hanno vissuto su Marte sin dagli anni '80.
Queste tematiche non saranno esplorate dal punto di vista dell'indagine della Sicurezza Nazionale.
Uno spoiler per la fine della serie Non è opera di Dio.

zc: Su italiansubs.net facciamo sottotitoli per film sconosciuti e serie TV. Che film sconosciuto ci suggeriresti di sottotitolare?
JB: A questa devo pensare, tutti quelli che mi vengono in mente probabilmente li avete già sottotitolati.

zc: Oltre a Doctor Who e Star Trek quali serie o personaggi ti piacciono di più?
JB: Mi sono piaciute Babylon 5, The Prisoner (di Patrick MacGoohan), The West Wing.  Life on Mars, la nuova Battlestar Galactica,  Yes, Minister, The Thick of It e un sacco di altre che sicuramente mi sto dimenticando.

zc: Possiamo aspettarci di vedere i numeri di Lost in un prossimo episodio di Pioneer One?
JB: Probabilmente no, anche se ho questa passione per le cose coi numeri, come la citazione del 47 di Star Trek che hai notato.

zc: Ok, ultima domanda, il finale di Lost: fantastico o una schifezza?
JB: Uh! Ti posso dire cosa ho provato io, ma non è più rilevante di qualsiasi altro spettatore. Penso che sia stato soddisfacente dal punto di vista emotivo, ma che abbia lasciato troppe questioni in sospeso. Una cosa è lasciare alcune domande senza risposta, un'altra porre domande in modo che gli spettatori si aspettino una risposta. Ho avuto una reazione simile con il finale di Battlestar Galactica, che comunque è un'altra delle mie serie preferite.
Inoltre mi trovo in una posizione strana, anche la mia storia viene analizzata da un ampio pubblico di persone che non mi hanno mai incontrato, è una cosa nuova per me, mi fa apprezzare ancora di più ciò che Damon Lindelof, Carlton Cuse e JJ Abrams hanno fatto.

Ad oggi sono stati donati 15047 dollari al progetto di Pioneer One, credo che quest'autunno Josh riuscirà a girare tutti e sei gli episodi senza troppi problemi, molto presto ci sarà l'annuncio del programma dei lavori.

Se volete fare anche voi una donazione potete farlo qui: http://vodo.net/pioneerone
Il sito ufficiale della serie invece è http://www.pioneerone.tv/

fantascienza.com ha realizzato un'intervista a Bracey Smith, sembrava ci fossimo messi d'accordo per intervistare un protagonista per uno e invece era del tutto casuale, ne ho parlato con Angelo Rossi (autore dell'intervista per fantascienza.com) solo oggi.
Potete leggerla qui.

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Geek dal 1983, ha collaborato con Italiansubs dal 2007 al 2015. Ama fantascienza, fantasy e pirati. Fa sub senza sapere nuotare.

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