Fox

Lonestar, prossimamente su Fox

Ecco un'altra recensione per uno dei pilot della prossima stagione, questa serie è destinata a seguire House il lunedì sera dal prossimo autunno su Fox. Occhio agli spoiler. Nella prossima puntata: The Event.

He's stolen their trust
He's swindled their money
He's taken their hearts
Now he wants the one thing he's never had
Do you judge a man by what he's done, or what he wants to do?
By where he's been, or where he wants to go?

Come ho già scritto, Lone Star potrebbe essere descritto in termini di paragone come una specie di crossover tra Dallas e Big Love, tra il business petrolifero e i problemi di un marito alle prese con più di una compagna. Mai paragone fu più sbagliato (per me), Lonestar promette di essere qualcosa di  più. Robert Allen (il nostro protagonista) vive due vite separate: una a Midland con Lindsay e una a Houston con Cat. La prima è una vita semplice, come può esserlo in una città del Texas rurale, à la Friday Night Lights, con vicini amichevoli e dimore modeste; la seconda è quella all’ombra dei grattacieli di una metropoli costruita coi soldi del petrolio, tra le braccia della figlia del classico magnate texano.

Ma c’è un però. Il nostro Robert/Bob è un vero e proprio artista della truffa, o così almeno il padre l’ha cresciuto. Il piano ci appare semplice: entrare nelle grazie della figlia, poi del padre, entrare nella società, prendere i soldi e scappare. Se la contrapposizione tra le due vite sembra un pò debole come premessa, nella sostanza Lonestar riesce a intrecciare le emozioni a tutto ciò. Dovremo capire nel proseguo della serie quanto Bob/Robert abbia truffato sé stesso e quanto gli altri.

Sono tanti i temi che girano attorno a Lonestar e alla figura del suo carismatico protagonista. L’aspetto più importante (e la premessa) della storia è certamente il riuscire a tenere separate le due vite e le due versioni di se: Robert e Bob. Come nel trailer il padre ci suggerisce il principio alla base di tutto, mai interpretare se stesso. La realtà è un altra, non sappiamo realmente quanto Bob/Robert abbia truffato sé stesso. Dò per scontato che ciò avvenga nella mente del protagonista.

Un altro aspetto è come giudicare Robert/Bob. E' giusto quello che ha fatto? Anche il suo amore è parte del ruolo da interpretare ogni volta? E' crudele quello che ha fatto e che deciderà di continuare a fare? Spesso il lato negativo di un truffatore riesce ad avere la meglio nella mente dello spettatore, una volta scoperto l’arcano non riuscirete più a guardarlo con gli stessi occhi, penserete (a ragione) che tutto sia una recita. Robert Allen riesce però a dimostrarsi una figura ben architettata, a tratti detestabile e incomprensibile, e in altri momenti turbato e indeciso su quale vita desideri.

Se proprio si deve decidere se guardare una serie leggendo giusto due righe, vi conviene evitare di farlo con Lonestar. Descriverla come un incrocio tra Dallas e Big Love non rende. Il concept iniziale è senza dubbio interessante, ma il tutto va raccontato con qualche particolare in più, necessario a non allontanare lo spettatore (lettore, nel mio caso). Può rincuorare il fatto che le recensioni che stanno iniziando ad apparire in rete sono positive (i recensori in questi casi hanno visto il pilot, non letto), particolarmente apprezzata la regioa di Mark Webb (forse avete visto il recente 500 Giorni Insieme, molto carino) e la performance di James Wolk.

Il pilot è molto convenzionale nella struttura, ci mostra chi è Bob, da dove viene, quali sono i sui punti di forza e i suoi conflitti interiori. Le due mogli sono una all'opposto dell'altra: Cat è forte, orgogliosa del suo uomo e ambiziosa; Lindsay è genuinamente innamorata, anzi, entrambe sono genuinamente innamorate. Al di là dei colpi di scena e della naturale conclusione del pilot troverete  molto divertente il modo in cui Bob cercherà di fare felici entrambe.

Man mano che si avvicina la conclusione dell'episodio, ne cominciamo a intravedere le sembianze. Tutto il quadro è però messo in discussione da una singola ed efficace battuta del padre di Robert, John (largamente presente nel trailer). Ed allora ci assale il dubbio che il padre sia un truffatore assai più abile del figlio. Aggiungeteci pure che i fratelli di Cat hanno opinioni contrastanti sul cognato: Trammell è apertamente contro di lui, Drew lo vede di buon occhio, e di questo ne avrete subito un assaggio nel pilot.

Per concludere si tratta di un pilot interessante, perfetto per una stagione di tredici episodi, ed un buon abbinamento con House. A questo punto non mi rimane che attendere la sentenza definitiva alla visione dell'episodio.

Siccome chiederete qual'è il nome della canzone del trailer vi metto direttamente il video di Awake My Soul dei Mumford & Sons:

Un'altra canzone cjhe pare sia presente nel pilot pare sarà Kettering dei The Antlers:

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Chris Bernard

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