Nella giornata di giovedì si è svolto il panel di Snowden, il nuovo film di Oliver Stone, di cui è stato presentato anche un nuovo trailer.
LA STORIA
Il biopic racconta, appunto, la storia di Edward Snowden, ed è ambientato nel recente 2013, anno in cui Snowden, ex tecnico della CIA e collaboratore di una società di consulenza dell’NSA, decise di far trapelare notizie sull’utilizzo di programmi di sorveglianza di massa, adoperati dal governo statunitense e da quello britannico in nome della sicurezza pubblica. Per far arrivare al mondo tali notizie, Snowden scelse di collaborare con il Guardian, e in particolare con il giornalista Glenn Greenwald. Dopo la pubblicazione di tutte le notizie, avvenuta nel giugno 2013, gli Stati Uniti hanno formalizzato l’accusa di spionaggio nei confronti di Snowden, che è dovuto fuggire in Russia dove ha trovato asilo e protezione dalla richiesta di estradizione statunitense. Lindsay Mill, la fidanzata di Snowden, ha un ruolo molto importante in tutta la vicenda, essendosi dimostrata una sostenitrice preziosa, rappresentando inoltre l’unica relazione forte e radicata nella vita del leaker.
IL PANEL
Con pochi peli sulla lingua, durante il panel, Oliver Stone, regista e co-sceneggiatore del film insieme a Kieran Fitzgerald, si è dilungato sulla propria idea di tecnologia come nuova forma di ‘totalitarismo’. Stone, infatti, ha parlato di come il data mining, ossia l’estrapolazione e l’elaborazione di dati informatici per mappare atteggiamenti e poi orientarli, altro non è che una nuova forma di totalitarismo dove i nostri comportamenti sono guidati, spesso a fini commerciali, come avviene per la nuova mania di Pokemon Go. «Sorveglianza», dice Stone, altro non è, e non risparmia nessuno, citando anche Google. Joseph Gordon-Levitt, l’attore che impersona Snowden, racconta, invece, di essersi recato due anni fa a Mosca per incontrare di persona Snowden e la sua alleata-fidanzata, Lindsay Mill, in modo da poter tracciare un profilo netto e accurato ai fini della propria interpretazione. Sul palco erano presenti anche Zachary Quinto, che interpreta il ruolo di Glenn Greenwald, il giornalista del Guardian, e Shailene Woodley interprete del ruolo di Lindsay Mill. Gordon-Levitt ha detto di essere stato interessato, con la recitazione in questo film, a portare alla luce la situazione socio-digitale in cui tutti oggi ci troviamo a vivere, piuttosto che prendere posizione su ciò che Snowden possa essere, se un patriota o un criminale informatico. L’intento del film, dunque, non è attribuire un ‘voto’ a Snowden, bensì raccontare come ci muoviamo e in cosa realmente ci muoviamo, oggi, tutti, quando navighiamo online, telefoniamo o chattiamo. Gordon-Levitt ha aggiunto, poi, di aver trovato in Snowden un ottimismo riguardo l’uso che si può realmente fare delle tecnologie odierne, nonostante tutto, nonostante l’inferno che sta passando proprio a causa di queste tecnologie.
Il film, prodotto dalla casa di produzione Open Roads, arriverà nelle sale americane il 16 settembre.
Ecco il nuovo trailer presentato appositamente per il Comic-Con:
Fonti: dnaindia
Lola23
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