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Due cuori e una cabina: Rose

Primo articolo della nostra nuova rubrica, Due Cuori e una Cabina, con la quale faremo una panoramica dell’era moderna della serie Doctor Who. E quale episodio più indicato per cominciare se non…

Rose Title CardEpisodio 1×01: Rose
Scritto da: Russel T Davies
Diretto da: Keith Boak
Data di messa in onda: 26/03/2005

Una vita normale

Una sveglia segna le 7:30 del mattino e comincia a suonare. Rose Tyler (Billie Piper), una giovane neanche ventenne, si alza dal letto per cominciare quella che sembra una giornata come tutte le altre. È una ragazza normale: ha un lavoro come commessa in un negozio d’abbigliamento, ha un ragazzo, Mickey (Noel Clarke), e vive con la madre (Camille Coduri).

Doctor Rose Run

Il Dottore dice a Rose, per la prima volta, di correre!

La mattina comincia nel solito dei modi: dopo aver salutato la madre, esce di casa e si reca al negozio per l’usuale giornata di lavoro, intervallata da una pausa pranzo con Mickey. Quello che Rose ancora non sa è che la sua vita sta per cambiare: nello scantinato del negozio in cui lavora, dei manichini prendono vita e la aggrediscono. Quando sembra che non abbia più speranze di uscirne viva, arriva in suo soccorso un uomo che la prende per mano: le grida «Corri!», la porta in salvo e fa esplodere il negozio in cui lavora. L’uomo si presenta a Rose come “il Dottore” (Christopher Eccleston) ed è tutto ciò che la ragazza riesce a sapere sul suo conto prima che l’uomo sparisca dalla sua vista.

Nonostante la giornata movimentata, la mattina dopo la nostra Rose si sveglia di nuovo alle 7:30 del mattino. Non di proposito, certo: ora che il negozio in cui lavorava è esploso, non ha più un lavoro. Ma è la sua routine. In fondo, Rose è una ragazza normale.

Tuttavia, Rose sembra essere legata a quell’uomo, al Dottore: infatti, il Dottore si presenta alla porta di casa sua mentre cerca tracce di altri manichini di plastica. In casa di Rose, il Dottore viene attaccato dal braccio di un manichino che si era nascosto in casa e, grazie ad un oggetto che porta sempre con sé, il suo Cacciavite Sonico, riesce a rendere inerte il braccio. E così il Dottore va via, ma Rose lo insegue, in cerca di risposte: chi è quest’uomo? Chi è il Dottore?

Il Dottore

Di certo, ci risulta parecchio strano sin dall’inizio, ma è solo a casa di Rose che capiamo che forse è più strano di quello che ci aspettavamo: fa discorsi su alieni, sembra essere in grado di leggere libri molto velocemente e, soprattutto, sembra che non si sia nemmeno mai visto allo specchio! Possibile?

Rose Doctor Nine

Rose affronta il Dottore e cerca di scoprire il più possibile sul suo conto.

Ma è solo quando Rose lo confronta apertamente, fuori da casa sua che cominciamo a capire chi sia veramente. Il Dottore è «solo di passaggio», «molto lontano da casa», confessa che le creature di plastica ce l’hanno con lui… ma chi è in realtà?

Ti ricordi quando dicevamo del mondo che gira intorno a noi? È come quando si è bambini. La prima volta che ti dicono che il mondo gira, e tu non riesci a crederci, perché sembra che tutto rimanga fermo. Io riesco a sentirlo. Il mondo che gira. Il terreno sotto ai nostri piedi sta girando a duemila chilometri all’ora, l’intero pianeta sta ruotando attorno al Sole a 110mila chilometri all’ora, e io riesco a sentirlo. Proprio ora, io e te, stiamo precipitando nello spazio. Aggrappati alla crosta di questo minuscolo mondo e se solo ci lasciassimo andare… Ecco chi sono.

Così il Dottore si congeda da Rose e, dopo essere entrato in una strana cabina blu, questa scompare nel nulla.

Ma Rose non demorde e vuole giungere alla verità. Come una ragazza normale, fa quello che forse faremmo tutti: cerca informazioni su Internet. Non ci vuole molto prima che scopra dell’esistenza di un uomo, Clive, che ha prove della presenza del Dottore ovunque nella Storia: l’assassinio di John Kennedy, il Titanic, l’esplosione del Krakatoa… E lui che idea si è fatto del Dottore?

La leggenda del Dottore si intreccia con la Storia. Quando arriva un disastro, lui è lì. Sulla sua scia porta una tempesta, e ha sempre una compagna. […] La morte. Se il Dottore è tornato, se lo hai visto, Rose, una cosa è sicura. Siamo tutti in pericolo. Se ti ha scelta, se il Dottore ti viene a far visita a casa… che Dio ti aiuti. […] Penso che sia immortale. Penso che sia un alieno di un altro mondo.

Mickey plastica Doctor Who

Mickey di plastica!

Quando Rose torna in auto da Mickey, che l’aveva accompagnata da Clive, non si accorge che il ragazzo che ha di fronte non è più lo stesso: anche lui, ormai, è diventato una creatura di plastica vivente che cerca in tutti i modi di estorcere informazioni sul Dottore a Rose.

Ma il Dottore è ancora una volta un passo avanti a tutti: difende Rose dal Mickey di plastica e la trae in salvo facendola entrare in una cabina della polizia, una cabina blu…

Il TARDIS

Ma questa cabina blu non è una cabina come tutte le altre, e non appena entra, Rose se ne rende conto immediatamente, pronunciando una frase che, nelle sue variazioni, diventerà un marchio di fabbrica della serie: «L’interno è più grande dell’esterno?»

TARDIS interno Doctor Rose

L’interno del TARDIS, decisamente più grande dell’esterno.

Sì, perché come spiega il Dottore, si tratta di tecnologia aliena, e anche lui è alieno. La cabina si chiama TARDIS, Tempo Assoluto e Relativismo Dimensionale Iper-Spaziale (Time And Relative Dimension In Space). Nel frattempo, il Dottore riesce a rintracciare la sorgente del segnale (seppur non alla perfezione), e quando lui e Rose escono dal TARDIS… si sono spostati! Sono in un altro luogo. Ma, come spiega il Dottore, il TARDIS non vola: «Scompare là e riappare qua».

Scopriamo così che la plastica vivente viene controllata dalla Mente Nestene. Ma cosa vogliono dagli esseri umani? Perché la plastica vivente e la Mente Nestene li stanno attaccando? «E questa… plastica vivente, cos’ha contro di noi?»

La critica sociale

La motivazione è presto detta.

Niente. Vi ama. Avete un pianeta così bello. Un sacco di smog e petrolio, tossine e diossina abbondano nell’aria: perfetto. È proprio ciò che serve alla Mente Nestene. La sua riserva di cibo è stata distrutta in guerra. I suoi pianeti proteici sono marciti. Quindi, la Terra… Cena! […] Pensaci. Plastica. In tutto il mondo, ogni oggetto artificiale sta per animarsi. I manichini nelle vetrine, i telefoni, i fili ed i cavi…

Ed è così che, velata dietro la spiegazione delle motivazioni del “cattivo della settimana”, Russel T Davies ci regala una critica alla società moderna: siamo completamente circondati da plastica, il nostro pianeta è inquinato, l’atmosfera abbonda di smog e tossine. E, proprio a causa della Mente Nestene, ogni oggetto artificiale (di plastica) sta per prendere vita e sta per attaccarci. Insomma, un modo gentile per dirci che la plastica e l’inquinamento ci porteranno alla rovina.

Già prima, durante l’episodio, Davies si era lanciato in un’altra critica alla nostra società: «Insomma, tutti voi non fate altro che mangiare patatine, dormire e guardare la TV.»

Davies fa diventare la critica sociale un ingrediente fondamentale degli episodi della sua era. Messa così, Davies potrebbe sembrare un fastidioso moralizzatore, ma spesso riesce a mascherare la critica così bene che l’aspetto moralizzatore si discioglie alla perfezione all’interno della fluidità della trama.

A proposito di “disciogliere”, il Dottore sa come eliminare la Mente Nestene: anti-plastica. Ma il Dottore non può semplicemente versargliela addosso…

L’etica del Dottore

Doctor Mente Nestene

Il Dottore parla alla Mente Nestene.

Così, quando finalmente riescono a trovare la Mente Nestene sotto la London Eye (e con essa Mickey, che era stato sostituito, e non trasformato, come credeva Rose), il Dottore va a parlarle perché deve concederle una possibilità. Deve sempre concedere una possibilità a chiunque si trovi di fronte, perché lui non ama uccidere. È la sua etica, questa.

Questo pianeta è ancora agli inizi. Questi stupidotti hanno appena iniziato a muovere i primi passi. Sono capaci di fare molto di più. Quindi vi chiedo, in loro nome… per favore, andate via.

Ma la Mente Nestene ordina ai manichini di catturare il Dottore e lancia il segnale di attivazione di tutti i manichini di Londra.

Una nuova compagna

Il Dottore è in difficoltà, la città è sotto attacco e c’è poco che si possa fare. C’è solo una persona in grado di salvare il Dottore.

Non ho finito le superiori… Sono disoccupata… Non ho un futuro… Però qualcosa di buono ho combinato. Squadra ginnica under-7, scuola elementare di Jericho Street. Ho vinto la medaglia di bronzo!

E così Rose, la normalissima Rose, afferra una catena e, lanciandosi verso i manichini, riesce a trarre in salvo il Dottore. La Mente Nestene è sconfitta, i manichini di plastica si disattivano e il Dottore, Rose e Mickey fuggono usando il TARDIS.

Doctor TARDIS Nine

Il Dottore convince Rose a diventare la sua compagna d’avventure.


Una volta giunti in salvo, il Dottore è pronto ad andarsene, ma prima propone a Rose di diventare la sua compagna d’avventure. Rose non ne è certa: deve prendersi cura di Mickey (ancora sconvolto per aver visto che il TARDIS è più grande all’interno!), ma al Dottore basta dire che il TARDIS può viaggiare anche nel tempo. Rose è ormai convinta e segue il Dottore all’interno del TARDIS.

E così si conclude la prima avventura del Dottore nell’era moderna. Non sappiamo ancora con esattezza chi sia il Dottore, e ciò crea nello spettatore una sorta di diffidenza nei suoi confronti. Ma riusciamo a percepire che il Dottore, nella sua stramberia, è un personaggio più unico che raro. La forza di questo pilot sta in due elementi: il primo è la scelta di una compagna d’avventure normale, nella quale il singolo spettatore può immedesimarsi con naturalezza; il secondo, è lo humor inglese che caratterizza l’episodio dall’inizio alla fine. E non importa se gli effetti speciali sono al livello di quelli dei primissimi Power Rangers: è decisamente amore a prima vista! Sento di poter fare mio il primo commento di Abed Nadir (della serie Community) dopo aver visto Inspector SpaceTime (ispirato a Doctor Who) e di gridare al mondo intero «Questa è la più bella serie che abbia mai visto nella mia vita». O, almeno, una delle più belle. «Fantastic!»

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