FX

Sappiamo ciò che siamo, ma non sappiamo ciò che potremmo essere

ATTENZIONE! Quest'articolo tiene conto degli eventi della seconda stagione di Sons Of Anarchy.
Uno dei grandi piaceri di questa serie è vederla evolvere nella giusta direzione. La citazione shakespeariana del titolo evidenzia secondo me il dilemma di questa serie e del suo protagonista.

Sons Of Anarchy, una serie drammatica su un club di motociclisti nella California del Nord (per gli ignari), ha stentato, a detta di molti, nei primi episodi della prima stagione per poi spiccare il volo verso il finale. La metafora sul volo non calza tanto per questa serie, visto l'elevato tasso di testosterone.

Mentre nessuno aveva mai messo in dubbio le capacità di Katey Sagal e Ron Perlman, le perplessità riguardavano Charlie Hunnam e il suo personaggio. Jackson Teller non sembrava in grado di reggere il confronto, rischiando di sprofondare come Amleto, la figura a cui chiaramente si ispira.

Ma nella sua seconda stagione i Sons hanno premuto sul gas senza timori. Il ritmo è migliore, la narrazione è ben scandita e gli avvenimenti più importanti sono dosati con maestria. Charming è luogo di una perfetta partita a scacchi.

FX si fregia delle sue caratteristiche serie dark come The Shield e Damages, dove il confine tra bene e male si fa sottilissimo. Con Sons Of Anarchy però non si supera il limite, i Sons sono sì dei criminali -vendono armi alle gang finanziando l'IRA- ma mantengono la pace, a loro modo, nella rurale cittadina di Charming. I suprematisti bianchi che piombano in paese sono certo peggio dei SOA, la loro è una faccia pulita e rasata di fresco, Ethan Zobelle dice di voler portare il progresso a Charming, costruendo villette :).

Adam Arkin interpreta brillantemente questo personaggio, che non arriva a Charming solo per aprire un negozio di sigari, ma per estendere la sua teoria della supremazia che già ha distrutto un'altro club californiano, colpevole di essersi mischiato al "colore". Zobelle e i suoi tirapiedi sono spietati, e mantenere la pace a Charming si dimostra assai più difficile di quanto Jax e il presidente Clay Morrow pensassero.

Anche senza Zobelle e lo spaventoso Weston, i Sons hanno una camionata di problemi. Lo scontro tra Jax e Clay è ormai frontale e non più nascosto. Si può vedere la figura di Clay alternativamente come quella di un vecchio sulla via del pensionamento o di un dittatore, ma nell'Antica Roma era proprio al dittatore che ci si affidava, c'era la guerra, i tempi lo richiedevano. Entrambe le spiegazioni sono plausibili, Jax rispecchia questo dualismo, è lui il nuovo leader di sui i Sons hanno bisogno oppure solo un giovane sognatore senza i piedi per terra, affascinato dal manoscritto del padre?

Nel suo profondo, in modo molto simile a The Shield (serie in cui Kurt Sutter, il creator di SOA, ha scritto a lungo), la domanda che il protagonista si pone è: come puoi rendere il mondo migliore quando sei dalla parte sbagliata della legge?

Jax sembra avere un'idea che ancora non ha condiviso non noi, se riuscirà a detronizzare Clay i Sons smetteranno di vendere armi? E se invece continueranno, saranno dei trafficanti di armi "buoni"?

La risposta è nel manifesto di John Teller, come in quello di Marx, anche qui c'è uno spettro che si aggira, quello del cambiamento.

Fonte: www.chicagotribune.com

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Chris Bernard

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