Un po’ di storia, per capire da dove arriva Star Trek: Phase II, che è finalmente approdato su ItaSA, 20 anni di storia per uno script leggendario.
Nell’ottobre del 1986 David Gerrold, autore di “The Trouble with Tribbles” della TOS, episodio scritto nel 1967 a solii 23 anni e che ebbe una nomination per il premio Hugo, venne chiamato per entrare a far parte del team di Star Trek: The Next Genaration.
A novembre dello stesso anno, Gerrold e Gene Roddenberry erano a Boston come special guest della convention di Star Trek dedicata alla nuova e attesissima serie.
Un fan chiese a Roddenberry se nella nuova serie fossero presenti anche personaggi gay, perchè riteneva giusto mostrare un futuro privo di discriminazioni e pregiudizi.
Ciò che rispose Roddenberry fu coraggioso per quegli anni: “Yes, it’s time!”
E lo ripetè anche nelle successivi riunioni ufficiali dello staff, sottolineando che Star Trek: The Next Generation avrebbe dovuto trattare anche problemi sociali.
Non sarebbero stati controllati da un Network, quindi gli autori sarebbero stati liberi di raccontare le storie a cui realmente tenevano, quelle che li appassionavano.
Gene soleva dire: “Voglio che tu scriva la storia che non ti va giù, quella che non potresti raccontare in nessun altro posto.”
E Gerrold non si fece certo pregare.
Erano anni difficili, l’AIDS si diffondeva senza controllo, terorrizzando il mondo.
Di AIDS nell’89 moriva anche Merrit Buttrick, che aveva interpretato David Marcus, figlio di James T. Kirk, in Star Trek II: L’ira di Khan e si ammalarono altri due validi collaboratori dello show.
C’era così tanta paura che negli Stati Uniti vi fu persino un notevole calo delle donazioni di sangue mentre cresceva nel contempo il pregiudizio sull’omosessualità.
Nacque così “Blood and Fire“.
Nello Scripit Originale, l’equipaggio dell’Enterprise-D si imbatteva in una nave spaziale alla deriva, la Copernicus, il cui equpaggio era stato sterminato da vermi di Regula.
Poichè queste creature sono molto pericolose e possono uccidere in poche ore, ogni nave o stazione spaziale che ne sia infestata deve essere sterilizzata o distrutta, per ordini della Flotta Stellare.
L’idea di base dei vermi di Regula, menzionati per la prima volta nell’episodio “The Trouble with Tribbles” della serie classica, era quindi di costituire una metafora per affrontare il tema dell’AIDS, piaga altrettanto letale.
Gerrold inoltre non aveva dimenticato la promessa fatta da Roddenberry alla convention di Boston e decise di inserire un semplice scambio di battute tra due membri dell’equipaggio in missione sulla Copernicus:
– “Da quanto tempo state insieme?”
– “Dai tempi dell’Accademia.”
Ora, un bambino sotto i tredici anni probabilmente avrebbe faticato a collegare questo breve dialogo ad una relazione gay, e avrebbe pensato che si parlasse di buoni amici. Un occhio più attento avrebbe invece realizzato che si trattava di amanti.
Ma un paio di persone nello staff di Roddenberry, uno dei quali pare fosse Leonard Maizlish, avvocato di Gene, non accettarono che vi fossero allusioni all’omosessualità e ordinarono a Gerrold di rimuovere i personaggi dallo script.
Gerrold scrisse allora a Roddenberrry il seguente memo:
“Se non qui, dove? Se non adesso, quando?”
Ma l’ordine rimase e Gerrold provò a correggere lo script, assegnando una delle due battute a Tasha Yar, ma non fu sufficiente.
Non bastarono neanche le due successive revisioni di Herb Wright a salvare lo script che venne definitivamente accantonato.
Gerrold abbandonò lo show.
Successivamente cominciarono a girare strane voci sul fatto che lo script fosse stato respinto perchè scadente e che Gerrold fosse stato licenziato, con ovvie ripercussioni sulla carriera dello scrittore.
Gerrold allora cominciò a vendere copie dello script alle convention in modo che i fan potessero giudicare da soli, donando i proventi al Los Angeles AIDS Project e indovinate come andò a finire?
In 10 anni vennero raccolti circa 30.000$ e lo script divenne leggendario tanto che Gerrold lo riadattò per inserirlo nella celebre serie di romanzi “The Star Wolf“.
Anni dopo, una riflessione sull’AIDS sarebbe finalmente stata inclusa nell’episodio di Star Trek: Enterprise, intitolato “Stigma”.
Dopo essere stato contattato da James Cawley, Gerrold ha autorizzato Carlos Pedraza a riadattare “Blood and Fire” per la Fan Serie Star Trek: Phase II.
Gerrold ha infine dato il ritocco finale (evidentemente per sviluppare la relazione gay in qualcosa di più di una semplice allusione com’è giusto che sia in questo millennio) e si è anche offerto di dirigere l’episodio, riconsegnando ai fan di Star Trek una bellissima storia, che a distanza di 20 anni continua a sembrare incredibilmente attuale.
Trek it Out!
Questo articolo è di IlSisko ed è stato scritto in occasione dell’anteprima mondiale di Blood and Fire
che si è tenuta alla STICCON di Bellaria il 30 Maggio 2009.
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