Camelot

Camelot non sarà Merlin

Quando iniziavano a girare le prime notizie della realizzazione di Camelot mi sono chiesto, ma non c’è già Merlin?

Sì, c’è già Merlin ma il pubblico a cui si rivolge la serie britannica è ben diverso da quello a cui punta Camelot. Il nome “Starz” vi dice niente?
La prima domanda da porsi era: ci sarà magia a gogo oppure sarà un qualcosa di storico tipo i Tudors incrociati con “Il primo cavaliere”?
La seconda, che forse è un po’ quella che si sono posti tutti era appunto quella di cui sopra, riguardo le similarità con Merlin.
Chi ci rivela le domande non è altri che il nostro amico Mark Benford, o meglio Joseph Fiennes che ha smesso di indossare gli abiti dell’alcolizzato agente dell’FBI della poco fortunata FlashForward per indossarne altri molto meno formali.

Fiennes:
“Mi sono sentito come se avessi avuto una serie di blackout di 2 minuti e 17 secondi, mi fossi svegliato e fosse cambiato tutto quello che avevo intorno.
Ed eccomi in un paesaggio celtico, il mondo è tutto sottosopra, no? È entusiasmante, elettrizzante. Faccio le cose con passione e mi è piaciuto il tempo passato a fare FlashForward, le bellissime persone che ho incontrato e con cui ho lavorato. Era enormemente ambizioso ma essendo stati bloccati così a lungo per trovare la strada giusta non ci ha permesso di andare avanti”.

Certo è che con Camelot la storia c’è già, basta solo seguirla e vedere dove va…
“È una storia epica, bellissima, romantica, che ti inchioda allo schermo. Racconta cose che in tutti i suoi episodi [Ovvero tutti i film e le serie su Camelot, Re Artù ecc. n.d. z.c.] non sono mai state raccontate.
Penso che la TV sia un medium straordinario per questo. Amo la televisione, ti permette di esplorare le cose in un modo impossibile da realizzare in un film, perché un film è strutturato su un arco narrativo e una cornice temporale ben definiti. Lo stile più libero della televisione, di sicuro vale per Camelot, ti permette di andare dove vuoi e arrivare nel cuore di una storia fantastica e portarla alla luce, renderla viva. Penso che le altre interpretazioni siano state fratturate: uno o due episodi dei personaggi Artù, Merlino, Morgana… nessuno ha mai avuto un impatto complessivo”.

Alla penna troviamo Chris Chibnall, ecco cosa rivela:
“Abbiamo un piano articolato che, se le cose andranno per il verso giusto, spero ci farà avere più stagioni.
Raccontiamo la storia di Camelot basandoci su “La Morte d’Arthur” di Thomas Malory. Iniziamo esattamente dalla nascita di Artù e da lì andiamo avanti. Sarà la nostra versione della spada nella roccia, una versione come non ne avete mai viste. Ma cominceremo dall’inizio e andremo avanti”.

Cosa interessante: niente spot, à la Schindler’s List, ancora Fiennes:
“Adoro il fatto che non ci saranno interruzioni pubblicitarie, non si dovranno fare quelle scene davanti alla telecamera in con quei lunghissimi primi piani prima della pubblicità, poi si ritorna e si ricomincia da quel punto. Sono contento che possiamo evitarlo. Il medium su cui stiamo lavorando è un fantastico ibrido tra il film e la TV. Io vengo dai film, adoro i film e trovo che l’ibrido di Starz sia davvero intrigante, si prosegue per lunghi periodi di tempo, non ci sono continue interruzioni, non si dipende dagli inserzionisti, siamo liberi di trasmettere prodotti di alta qualità a un pubblico che non ha bisogno delle interruzioni o dei suggerimenti degli spot. Adoro questa purezza e ciò che ci consente di fare come creatori”.

E siccome Starz è una rete per adulti… ecco cosa dice ancora Chibnall:
“[Il sesso] è parte degli ingredienti, questa è una serie per adulti e il bello di Camelot è che si può parlare di mire politiche, si può parlare di un re che porta speranza in un reame in tumulto, ma la cosa straordinaria di ogni storia su Camelot e la leggenda di Re Artu sono le storie d’amore. Tutto ruota attorno alla passione. Tutto ruota attorno a grandi ideali e ai compromessi a cui si scende quando ci si innamora della persona sbagliata. È sicuramente un elemento della nostra narrazione”.

In Camelot troveremo anche
* James Purefoy, che sarà Kantos Kan in John Carter of Mars tra un paio d’anni, ma che abbiamo conosciuto come Solomon Kane o Teddy Rist in The Philantrophist o Marcantonio in Rome
* Eva Green “Morgana Le Fey”, ricordate Isabelle in The Dreamers?
* Jamie Campbell Bower “King Arthur”, che io ho conosciuto come 11-12 nel remake di The Prisoner ma che forse molti ricordano come Caius Volturi in New Moon (The Twilight Saga)
* Tamsin Egerton “Queen Guinevere”, Chelsea in St Trinian’s II: The Legend of Fritton’s Gold. Una nota: Egerton non è nuova all’universo di Camelot, nel 2001 infatti è stata la giovane Morgaine in The Mists Of Avalon (se non avete letto il libro di Marion Zimmer Bradley ve lo consiglio caldamente).

Appuntamento su Starz (e su ItaSA) per la primavera 2011.

fonti:
http://blastr.com/
http://www.imdb.com/

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Geek dal 1983, ha collaborato con Italiansubs dal 2007 al 2015. Ama fantascienza, fantasy e pirati. Fa sub senza sapere nuotare.

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