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The Wire: quando la realtà supera la fantasia

Molto probabilmente si tratta della serie con le migliori critiche di sempre. E' tornata in auge di recente grazie all'aura orgasmica di Barack Obama, che l'ha definita la sua preferita. Cinque stagioni per sessanta episodi. Un ritratto realistico della realtà urbana di Baltimora, i ghetti neri, l'eroina, la politica, la legge, le scuole, i giornalisti. The Wire scorre lentamente. The Wire non ha una colonna sonora.

In molti si penseranno: "The Wire… mai sentito prima". Durante gli anni di messa in onda su HBO non fu una serie molto fortunata, ebbe bassi ascolti, fu ignorata dagli Emmy. Certo non si potevano fare confronti con The Sopranos, onnipresente sulla stampa, super-incensato dalla critica, all'epoca in onda sullo stesso canale.

Purtroppo Itasa non vi può fornire i sottotitoli per svariate ragioni, non mi ci soffermerò. The Wire potrebbe essere identificato come un Crime Drama, ma non si tratta proprio di un poliziesco, difatti nessuna altra serie si è mai concentrata così tanto sul mondo criminale, con personaggi davvero indimenticabili, basati su gangster, poliziotti, avvocati, politici realmente vissuti a Baltimora.

Un semplice poliziesco non vi racconterebbe la misera realtà dei portuali, la disfatta di un sistema scolastico vittima della politica, giornalisti idealisti e giornalisti senza scrupoli, gangster come non li avete mai visti, un bounty killer omosessuale, moderno Robin Hood tra i ghetti degli afro-americani.

Conoscerete anche lo stesso sistema politico attraverso la straordinaria figura, nel bene e nel male, di Tommy Carcetti, da sfavorito nella campagna elettorale (lui bianco in una città al 70% afro-americana) a sindaco della città più criminale degli US.

Noterete col tempo che The Wire non ha un vero e proprio protagonista, ciononostante non ne sentirete la mancanza. Perchè rimpiangere un protagonista quando possiamo ammirare Prop Joe, The Bunk, Marlo, Omar?

Chi sono le menti dietro a The Wire? Il creatore è David Simon, un ex reporter di cronaca del Baltimore Sun e già autore di Homicide: Life On Street; dopo la conclusione di The Wire ha realizzato Generation Kill e Treme, entrambe per HBO. Altre colonne portanti sono Ed Burns (ex detective della Polizia di Baltimora) e George Pelecanos (adesso al lavoro su The Pacific). Una curiosità, siete familiari col nome Dennis Lehane? Dai suoi romanzi sono stati tratti film come Gone Baby Gone, Mystic River e Shutter Island. Lehane ha scritto numerosi episodi di The Wire. Cosa volete di più?

Per farvi un breve resoconto delle stagioni…

– La prima stagione segue le vicende di un'apposità unita della polizia di Baltimora dedicata al contrasto dell'organizzazione criminale dei Barksdale, personaggio da seguire: D'Angelo Barksdale;

– La seconda stagione sposta l'attenzione dello spettatore sul porto di Baltimora e sui suoi lavoratori, facendoci vivere la decandenza di un micromondo, personaggio da seguire: Vondas;

– Nella terza si torna sulle strade di Baltimora tra gli spacciatori e gli uomini Barksdale. Carcetti inizia la sua scalata al vertica, Bunny Colvin "apre" Hamsterdam.  Personaggi da seguire: Stringer Bell, Tommy Carcetti, Omar Little;

– Per la quarta stagione si entra nelle scuole, e non escludete a priori che le questioni scolastiche non abbiano niente a che fare con la politica, la droga e la lotta al crimine. Forse la migliore delle cinque stagioni, con uno dei finali più amari che ricordi. Personaggi da seguire: Bubbles, Dennis Wise;

Quinta stagione, giornalismo, il Baltimore Sun licenzia e nelle strade c'è un nuovo Re, nelle stanze del potere si corre ai ripari per lottare contro un fantomatico serial killer, personaggi da seguire: Marlo Stanfield, Jimmy McNulty.

Se cercate un racconto della realtà, The Wire è l'opera di finzione che più si avvicina ad essa. Guardandovi questa serie non potrete altro che annuire e constatare che davvero la realtà supera la fantasia.

In cosa è "più vero" The Wire? Nella critica alla istituzioni e alla società attuale, senza dubbio, ma anche nel dipingere la crudeltà e l'ingiustizia, la miserabile natura degli esseri umani, da una parte e dall'altra della legge. In fin dei conti, qui mi rivolgo a chi ha già visto la serie, c'è poi tanta differenza tra i colletti bianchi ed i gangster di The Wire, al di là dei mezzi utilizzati nelle loro ascese  al potere?

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Chris Bernard

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