Dal 28 agosto la piattaforma digitale Amazon ha messo a disposizione cinque nuovi pilot che, a seconda del riscontro del pubblico, diventeranno serie. Qui di seguito vi propongo la trama e le mie prime impressioni.
Hand of God
Il giudice Pernell Harris (Ron Perlman) sta attraversando un momento molto difficile nella sua vita: scopriamo che il figlio è in coma in ospedale e che la nuora Jocelyn (Alona Tal) nasconde qualcosa. La moglie Chrystal (Dana Delany) non ha problemi ad operare in modo non convenzionale, coinvolgendo anche Robert Boston (Andre Royo), amico del marito. Ci sono poi tutta una serie di personaggi di contorno come il sociopatico KD (Garreth Dillahunt) che inizia a fare il giustiziere, il reverendo Paul Curtis (Julian Morris) che cerca di riscattarsi da un passato di eccessi e la sua fedele assistente Alicia (Elisabeth McLaughlin). Il giudice Harris inizia a sentire dei “messaggi” che pensa provengano da Dio, il quale gli parla tramite il figlio in coma. Da quel momento, gli eventi e i personaggi prendono una svolta inaspettata.
Il pilot è ottimo così come il cast: su tutti spicca la bravura ed il carisma di Ron Perlman che, dopo Sons of Anarchy, sembra aver trovato un altro telefilm in cui mostrare tutta la sua innata padronanza della scena. Non fraintendetemi, anche la Delany e la Tal hanno un buon ruolo e danno ai loro personaggi lo spessore necessario, ma Perlman emerge prepotentemente. La trama è intrigante, per quel poco che riescono ad accennare in poco più di un’ora di pilot. Ho amato persino la sigla. Onestamente mi è piaciuto proprio tanto e spero davvero che Amazon produca la serie completa, perché sono curiosa di vedere come prosegue dopo quel finale di episodio. Al momento è il pilot più votato e con i voti più alti, facile pensare che sarà uno di quelli che otterrà l’ordine.
Hysteria
Logan Harlen (Mena Suvari) è una neurologa che per anni ha cercato di dimenticare un episodio del passato che l’ha portata lontano da casa, ma una visita al carcere la porta a ripensare ad un caso importante. Una sera le sorelle Audra (Ella Rae Peck) e Cassie (Jenessa Grant) si uniscono ad un gruppo di amiche per fare delle prove di ballo con un gruppo di ragazzi conosciuti online, ma la serata finisce male, con Cassie ricoverata in preda alle convulsioni. Logan viene chiamata a seguire il caso, ma sembrerebbe un episodio isolato. Almeno fino a quando un video di Cassie, ripreso da un cellulare e diffuso in rete, inizia a contagiare inspiegabilmente chi inizia a guardarlo a ripetizione, come fosse un’ossessione. Logan non sa più cosa fare, le sue certezze vengono messe in discussione e la reazione esagerata della mamma di Cassie non rende le cose più facili.
Il pilot parte lento, la trama fa un po’ fatica a decollare, ma la Suvari interpreta in modo convincente un bel personaggio. Anche le due sorelle sono ben caratterizzate, non mancano terzi incomodi e un po’ di teen drama, ma su tutto spicca il senso di disagio che trasmette la ripetizione ossessiva del video incriminato: è davvero fastidioso, riesci quasi a sentire il peso che sente la protagonista che non riesce a darsi una spiegazione, anche quando è lei stessa a celare un segreto non da poco. A oggi è abbastanza votato ma, a differenza della serie precedente, il pubblico votante si è un po’ spaccato in due tra chi lo reputa un buon pilot e chi ritiene che non debba diventare una serie.
Cosa ne pensate di questi due pilot? Li trovate convincenti o pensate che non supereranno la prova pilot?
Alla prossima con la recensione delle altre tre serie in prova: The Cosmopolitans, Red Oaks e Really.
Manuela Raimo
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